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La gestione giuridica del rischio negli sport in ambiente naturale: alpinismo e arrampicata a.a. 2023/24

6 CFU – responsabili scientifici prof. Alessandro Simoni, dott.ssa Sara Benvenuti– Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Giurisprudenza italo-francese, Giurisprudenza italo-tedesca, Laurea Magistrale in Diritto per le Sostenibilità e la Sicurezza, Laurea triennale in Scienze dei Servizi giuridici.

Il progetto didattico qui presentato parte dal dato - molto concreto - dell’espansione di una serie di attività sportive (anche se alcuni ancora esitano a definirle in tal modo) che storicamente sono ramificazioni e trasformazioni dell’alpinismo ottocentesco, pur se in alcuni casi le caratteristiche attuali sono così mutate rispetto all’originale che il residuo legame con questo sembra essere quasi unicamente l’aspetto della “verticalità” del terreno in cui si svolgono. Alpinismo ed arrampicata in tutte le loro forme sono attività ormai di massa, con ricadute economiche non indifferenti, che vanno dal turismo specializzato all’industria dell’abbigliamento e dei materiali. Ciò nonostante, a differenza dell’arrampicata “indoor” su pareti artificiali (che non verrà trattata) gli “sport del verticale” che si svolgono in ambiente naturale, quindi non totalmente controllabile, mantengono un grado di pericolosità certo variabile, a volte molto ridotto, ma comunque “disturbante” in una società in cui domina il mito della “sicurezza totale”. Su questo sfondo, in tutti gli ordinamenti europei e particolarmente in Italia permangono incertezze e difficoltà nella gestione giuridica del rischio collegato a tali attività. Il progetto didattico vuole quindi contribuire allo sviluppo di una capacità di riflessione critica sulle attuali difficoltà di applicazione del diritto civile e penale a un’attività umana che per molto tempo dopo la sua affermazione nella cultura contemporanea è rimasta relativamente immune dalla “giuridificazione”, ma che oggi ne viene inevitabilmente attratta.

Modalità di svolgimento

L’attività didattica ruoterà intorno a tre lezioni introduttive di due ore ciascuna, svolte dal dott. Andrea Butelli in compresenza con i responsabili scientifici, e a nove seminari, indicativamente di tre ore ciascuno, con la partecipazione di praticanti di alto livello tecnico, guide alpine e rappresentanti delle principali associazioni attive nell’ambito dell’alpinismo ed arrampicata, che si confronteranno con avvocati e magistrati. Si cercherà così di mettere in luce le tensioni tra la “lettura giuridica” delle tipologie di rischio insito nelle differenti forme dell’alpinismo e dell’arrampicata e i problemi con i quali i praticanti sono costretti a confrontarsi sul terreno, ipotizzando possibili linee evolutive e sintesi capaci di contemperare i valori in gioco.

Gli argomenti trattati saranno indicativamente:1.Alpinismo
 “tradizionale”, “arrampicata sportiva” e altre ramificazioni degli sport del verticale: definizioni, caratteristiche, incerti confini
2.Il quadro giuridico degli sport del verticale nell’ordinamento italiano
3.Apertura e manutenzione dei terreni di arrampicata: complessità tecnica e inquadramento normativo
4. Guide alpine, maestri di arrampicata e altre figure professionali
5.Rischio e standardizzazione dei materiali tecnici
6.Il ruolo dell’associazionismo e del volontariato nella promozione degli sport del verticale 7.La valutazione del rischio in sede giudiziaria e legislativa
8.Le problematiche dell’alpinismo invernale e l’espansione dello scialpinismo come disciplina autonoma
9. Rappresentazione mediatica degli sport del verticale e strategie comunicative per la riduzione degli incidenti

AI partecipanti saranno distribuiti in anticipo materiali relativi a ognuno dei temi trattati, e ogni studente sarà, alla fine del ciclo, chiamato a completare un breve elaborato su un tema concordato con i responsabili scientifici. Il programma dettagliato sarà presentato in un incontro introduttivo previsto per metà marzo, in occasione del quale saranno anche indicate letture specifiche per chi non abbia familiarità con le attività sportive in questione. Il programma formativo si inserisce nel progetto “Homo horizontalis. La cultura dell’alpinismo attraverso una prospettiva interdisciplinare” (Horizon Europe-(Global Challenges & European Industrial Competitiveness, Destination 2, cluster 2 Culture, Creativity and Inclusive Society, in particolare HERITAGE-01- 04. Cultural heritage in transformation-facing change with confidence).

Requisiti di ammissione

Possono partecipare alla selezione gli studenti dell’Università degli Studi di Firenze iscritti almeno al secondo anno dei corsi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Giurisprudenza italo-francese, Giurisprudenza italo-tedesca, Laurea triennale in Scienze dei Servizi giuridici al primo anno del corso di Laurea Magistrale in Diritto per le Sostenibilità e la Sicurezza.

Le domande saranno accolte fino al raggiungimento del numero massimo di 20 studenti. In caso di domande eccedenti rispetto al numero massimo stabilito, la selezione sarà effettuata in base alla motivazione allegata alla domanda di partecipazione (v. art. 2 del bando).

Numero di studenti ammessi: 20

 

Ultimo aggiornamento

29.02.2024

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