Il corso ha ad oggetto l’ordinamento privatistico del terzo settore, specie alla luce della normativa del d. lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore). Si tratterà di tutti gli enti del terzo settore, tra cui in particolare le organizzazioni di volontariato, gli enti filantropici e le imprese sociali.
Materiale indicato a lezione e reso disponibile per tutti gli studenti tramite la piattaforma e-learning.
Obiettivi Formativi
Acquisire adeguata conoscenza del terzo settore, delle sue finalità, della sua disciplina e dei soggetti che lo animano nell'erogazione dei servizi e nella costruzione delle politiche di welfare e di attuazione del principio della solidarietà sociale.
Acquisire una preparazione utile al fine di poter collaborare professionalmente con gli enti del terzo settore, cogliendo le opportunità di lavoro che esso offre.
Prerequisiti
Diritto Privato I e Diritto Privato II.
Metodi Didattici
Le 24 ore di lezione verranno impiegate per la didattica frontale, dando anche spazio alle relazioni che gli studenti frequentanti interessati potranno tenere in aula su temi assegnati dal docente, e che saranno valutate ai fini dell'esame.
Il docente si avvale della piattaforma e-learning per il caricamento del materiale didattico e per consentire ulteriori interazioni con gli studenti anche al fine di acuirne le capacità critiche.
Altre Informazioni
La frequenza è particolarmente consigliata nell'interesse dello studente.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame è composto dalla relazione scritta esposta oralmente in aula durante il corso, in dialogo con il docente e gli studenti, e dalla prova orale da sostenere secondo il calendario degli appelli.
L'esame è volto ad accertare la conoscenza della disciplina del terzo settore, la proprietà di linguaggio e la capacità argomentativa. Il voto finale terrà conto della relazione. La valutazione sarà sufficiente se lo studente dimostrerà di aver appreso i concetti base e non emergano grossolani errori o lacune gravi. Una conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica né enunciazione dei principi giurisprudenziali o coordinamento fra gli istituti, determinerà una valutazione sufficiente ma difficilmente superiore ai 24/30. La valutazione sarà ottima qualora lo studente risponda in modo pienamente esaustivo, dando conto di conoscenza sistematica con riferimento anche alle questioni emerse in dottrina e/o in giurisprudenza.
Programma del corso
Il corso consente di conoscere il vasto ambito del terzo settore, la sua articolata disciplina normativa, contenuta oggi principalmente nel Codice del Terzo Settore (d. lgs. 3 luglio 2017, n. 117), e le relative problematiche emerse in dottrina e/o in giurisprudenza.
In particolare ci si soffermerà su: origini ed evoluzione, alla luce dei principi costituzionali, della disciplina, dal libro primo del Codice Civile al nuovo Codice del Terzo Settore; definizione legale e forme di pubblicità degli enti del terzo settore; concetti di soggettività giuridica e di destinazione patrimoniale; ordinamento degli enti e principio di democraticità; responsabilità e controlli; singole tipologie di enti del terzo settore; attività di volontariato e gratuità; mutualità e attività di impresa nel terzo settore; strumenti di finanziamento degli enti del terzo settore anche con riferimento ai connessi profili di diritto successorio ed agli investimenti ad impatto sociale.