Il corso è strutturato in due cicli di lezioni. Il primo ciclo intende offrire
allo studente gli strumenti giuridici fondamentali per la comprensione del
diritto dell’ambiente. Oltre all’analisi della normativa nazionale
ambientale vengono forniti anche elementi di diritto internazionale e
dell’Unione Europea. Il secondo ciclo affronta temi specifici della
legislazione ambientale ed è svolto con lezioni "rovesciate" in cui gli
studenti sono i principali protagonisti.
Per i frequentanti da 6 CFU è sufficiente il materiale delle lezioni in aula.
Per i frequentanti da 9 CFU viene assegnato ulteriore materiale integrativo durante il corso.
Gli studenti non frequentanti devono prepararsi sul libro Paolo Dell'Anno, Diritto dell'ambiente, 2022 (tutto il libro) e come materiale integrativo dedicato alla recente riforma costituzionale italiana, studiare anche l'articolo di Giacomo Vivoli, La modifica degli artt. 9 e 41 della Costituzione: una svolta storica per l’ambiente o “molto rumore per nulla”?; il contributo è reperibile on line gratuitamente sul sito della rivista "Queste istituzioni", n.1, 2022.
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE: Il corso intende offrire allo studente le conoscenze di base
per l’interpretazione giuridica delle discipline ambientali; in particolare la
prima parte del corso è dedicata a fornire allo studente gli strumenti
concettuali per la comprensione del funzionamento della regolazione
giuridica ambientale a livello internazionale, di unione europea e
nazionale.
COMPETENZE: Il corso si propone di stimolare l’analisi giuridica personale
dello studente nella legislazione ambientale; in particolare, nella seconda
parte del corso, ad ogni studente viene assegnata una tesina da
elaborare in forma scritta avente ad oggetto una legislazione di settore
ambientale; il compito dello studente è la ricostruzione del quadro
normativo di riferimento, la sua analisi giuridica, la ricerca delle
giurisprudenza e dottrina in materia e la rilevazione delle criticità
rilevate.
CAPACITA' ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO:Acquisizione di orientamento
all’interno della legislazione ambientale e sviluppo di capacità di analisi
critica della regolazione.
Prerequisiti
Aver sostenuto l’esame di diritto pubblico.
Metodi Didattici
Nella prima metà del corso il metodo è la classica didattica frontale.
Nella seconda metà del corso gli studenti preparano lavori individuali che vengono discussi e commentati in aula.
I docenti utilizzano la piattaforma Moodle per organizzare il corso, comunicare e scambiare materiale (slides, testi di dottrina, sentenze, leggi, ecc.) con gli studenti.
Modalità di verifica apprendimento
Studenti frequentanti:
La verifica di apprendimento è orale e consiste in due o tre domande; si terrà di conto anche del lavoro individuale svolto durante il corso.
Studenti non frequentanti:
L’esame ha forma orale e consiste in due o tre domande.
La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare non solo le conoscenze acquisite ma anche la
capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma.
La seconda ha invece carattere più puntuale e verte su un specifico argomento del diritto dell'ambiente.
La terza domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare, ad
esempio in ragione del significativo divario tra la valutazione delle due domande già rivolte.
La valutazione finale sarà positiva se tutte le risposte saranno sufficienti e se, nel complesso, non emergeranno gravi carenze o errori grossolani.
La valutazione finale sarà eccellente se tutte le risposte saranno esaurienti e dimostreranno una buona capacità di analisi giuridica e adeguate competenze linguistiche.
Programma del corso
Prima parte generale: Introduzione al corso di diritto dell’ambiente:
premesse metodologiche, obiettivi formativi, inquadramento prospettive
di studio; analisi delle criticità di regolazione e del procedimento
sanzionatorio: incentivi vs sanzioni; strumenti del diritto internazionale
ambientale: consuetudini internazionali, trattati e convenzioni; elementi
del diritto dell’Unione Europea nel settore ambientale: analisi storica e
giuridica dei trattati e dei principi ambientali, ripartizione di competenze
legislative tra Unione Europea e Stati membri, strumenti di diritto
derivato (direttive, regolamenti), il principio di sussidiarietà, il ruolo della
Corte di Giustizia dell’Unione Europea; focus sul principio di precauzione;
la Costituzione italiana e la tutela dell’ambiente; la ricostruzione
giurisprudenziale del diritto dell’ambiente prima della riforma del Titolo V della
Costituzione del 2001; analisi della Costituzione a seguito della riforma del Titolo V;
ripartizione di competenze legislative tra Stato e Regioni nel settore
ambientale; gli orientamenti della Corte Costituzionale dopo la riforma
del Titolo V: analisi delle sentenze più significative; la ripartizione delle
funzioni amministrative tra Stato, Regioni ed Enti locali; il Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; il Codice
dell’ambiente, D.Lgs. 152/2006 e ss.mm: analisi dei principi
fondamentali; analisi della riforma costituzionale del 2022.
Parte seconda speciale: In questa parte del corso agli studenti viene
affidata una tesina su di un argomento ambientale di settore; le
legislazioni ambientali oggetto di tesina possono essere, a titolo esemplificativo, le seguenti: tutela del
paesaggio, aree naturali protette, inquinamento acustico, inquinamento
elettromagnetico, inquinamento atmosferico, inquinamento idrico,
inquinamento luminoso, gestione dei rifiuti, disciplina delle discariche,
bonifica siti inquinati, tutela del suolo, tutela delle acque, valutazione
ambientale strategica, valutazione d’impatto ambientale, emission
trading, certificati verdi, certificati bianchi, settore dell’energia,
produzione da fonte rinnovabile, rischio di incidente rilevante, danno ambientale)