Il corso ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei diritti fondamentali, considerati nella loro disciplina normativa (costituzionale e ordinaria) e nel diritto vivente giurisprudenziale.
Contenuto del corso - Parte B
Analisi e studio delle fonti del diritto italiano (fonti statali; fonti sovranazionali; fonti degli enti territoriali); fonti sulla produzione e fonti di produzione; fonti di cognizione; interpretazione delle fonti; conflitti e tecniche di risoluzione degli stessi
Contenuto del corso - Parte C
Analisi della giustizia costituzionale italiana con riferimento al ruolo e alle competenze della Corte costituzionale
Contenuto del corso - Parte D
Il corso avrà ad oggetto l'analisi della forma di governo italiana in una prospettiva storica e comparatistica ed alla luce delle fonti del diritto che la regolano, nonché alla luce delle convenzioni costituzionali e della prassi. Il corso analizzerà altresì, in particolare, la struttura, la formazione, l'organizzazione e le funzioni del Governo e la disciplina dei suoi rapporti con il Parlamento ed il Presidente della Repubblica.
STUDENTI FREQUENTANTI
Potranno sostenere l'esame sugli appunti, e sui materiali distribuiti durante il corso (attraverso la piattaforma MOODLE). Si consiglia come manuale di supporto: Paolo Caretti, Giovanni Tarli Barbieri, I diritti fondamentali: libertà e diritti sociali. IV ed., Torino, Giappichelli, 2017.
Lo studio del manuale deve essere integrato con l'esame delle sentenze che saranno indicate nel corso delle lezioni. Per lo studio della materia è indispensabile anche la diretta consultazione dei testi normativi indicati dal docente a lezione.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Si consiglia lo studio del seguente manuale: Paolo Caretti, Giovanni Tarli Barbieri, I diritti fondamentali: libertà e diritti sociali. IV ed., Torino, Giappichelli, 2017.
Programma per i frequentanti:
- gli studenti che abbiano frequentato regolarmente sosterranno l'esame sugli appunti tratti dalle lezioni e sugli eventuali materiali indicati dai docenti all'inizio del corso ovvero materiali prodotti dagli studenti stessi.
Programma per i non frequentanti:
Maurizio Pedrazza Gorlero,Stefano Catalano Le fonti dell'ordinamento repubblicano, Giuffrè, 2018
a) appunti tratti dalle lezioni e materiali anche giurisprudenziali indicati dal docente all’inizio del corso.
Studenti non frequentanti
S. Merlini, G. Tarli Barbieri, Il Governo parlamentare in Italia. Nuova edizione, Giappichelli, Torino, 2017.
Obiettivi Formativi - Parte A
Conoscenze relative al sistema di tutela dei diritti delle persone, con riguardo sia all'origine e all'evoluzione storica, sia all'assetto attuale, con riferimento alle regole e ai modi di tutela costituzionale.
Capacità di individuare i principali aspetti giuridici connessi alla protezione dei diritti e di affrontare le principali questioni costituzionali che riguardano la tutela delle libertà.
Comprensione critica dei principali caratteri del sistema di tutela dei diritti fondamentali, delle sue linee evolutive, dei suoi aspetti problematici e dei diversi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.
Obiettivi Formativi - Parte B
Conoscenze
Relative alla disciplina del sistema delle fonti normative, con riguardo sia all'evoluzione storica, sia all'assetto attuale, soprattutto alla luce delle più recenti innovazioni istituzionali e ai più significativi contributi della giurisprudenza costituzionale.
Capacità
Capacità di reperire il materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale utile all'impostazione dei principali problemi relativi alle fonti normative.
Competenze
Comprensione critica delle problematiche relative alla disciplina del sistema delle fonti normative, alle sue linee evolutive e ai diversi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali
Obiettivi Formativi - Parte C
Conoscenze Conoscenze del percorso storico del nostro sistema di giustizia costituzionale
Capacità Possibilità di utilizzare criticamente gli strumenti processuali e sostanziali della giustizia costituzionale italiana
Competenze, Comprensione del nostro sistema di giustizia costituzionale
Obiettivi Formativi - Parte D
Conoscenze relative alla forma di governo italiana, con riguardo sia all’evoluzione storica, sia all’assetto attuale, anche nella prospettiva delle riforme istituzionali ed elettorali ed in chiave comparatistica; comprensione critica delle problematiche relative alla disciplina dei rapporti tra Parlamento, Governo, Capo dello Stato nel corso dell’esperienza repubblicana.
Prerequisiti - Parte A
Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I.
Prerequisiti - Parte B
Per sostenere l'esame gli studenti debbono avere sostenuto: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I
Prerequisiti - Parte C
Per sostenere l’esame occorre aver superato gli esami di Diritto costituzionale generale e di Diritto privato
Prerequisiti - Parte D
Per sostenere l'esame gli studenti debbono avere sostenuto: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I.
Metodi Didattici - Parte A
L'insegnamento (articolato su 48 ore) si svolge attraverso:
a) lezioni frontali;
b) esercitazioni sulle sentenze;
c) seminari e conferenze.
Le esercitazioni, riguardano alcune sentenze relative alle principali nozioni processuali trattati a lezione e si svolgono con la tecnica del debate e della lezione rovesciata e sono volte a evidenziare:
- l'operatività concreta degli istituti;
- eventuali contrasti giurisprudenziali;
- la conformità ai principi costituzionali delle soluzioni prospettate.
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni di didattica frontale.
Metodi Didattici - Parte C
Lezioni di didattica frontale nella prima parte del corso e lezioni in forma seminariale nella seconda parte
Metodi Didattici - Parte D
L'insegnamento si svolge attraverso lezioni frontali, della durata complessiva di 48 ore. Il docente affianca l'esposizione degli argomenti trattati con l'analisi di materiali giurisprudenziali e casi concreti, al fine di sollecitare la percezione del legame esistente tra sapere teorico e dimensione istituzionale, in un insegnamento che, avendo a oggetto l'esame delle forme di governo, richiede un continuo confronto con le prassi.
Il docente sollecita altresì la partecipazione attiva degli studenti, sottoponendo loro quesiti e questioni tratti dai materiali utilizzati.
Altre Informazioni - Parte A
Gli studenti che intendono frequentare devono iscriversi alla piattaforma MOODLE.
Ai fini dell'assegnazione della tesi sono richiesti come esami facoltativi: Diritto costituzionale avanzato; Diritto regionale. Una buona conoscenza della lingua inglese è consigliata. Sarà data priorità agli studenti che hanno frequentato il corso.
La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà rilevata attraverso raccolta firme e appello nominale.
Altre Informazioni - Parte B
Nessuna
Altre Informazioni - Parte D
Gli studenti che intendono frequentare sono tenuti ad iscriversi al corso, entro due settimane dall'inizio del corso, inviando una mail all'indirizzo di posta istituzionale del docente.
La frequenza verrà verificata tramite appello nominale nel corso delle lezioni. Sono consentite massimo tre assenze ingiustificate.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
L'esame si svolgerà per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, in forma orale e sarà volto ad accertare la conoscenza e la comprensione critica delle nozioni impartite e delle informazioni acquisibili dal libro di testo, considerati anche in un quadro storico, in particolare alla stregua della normativa e della giurisprudenza.
Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande prese da tre domande: una di taglio storico, una legata ai metodi di protezione dei diritti e una su una libertà o diritto sociale.
La valutazione sarà espressa in trentesimi secondo le seguenti fasce di voto:
- 18-23: lo/la studente/studentessa mostra una sufficiente conoscenza degli argomenti e non compie errori grossolani o non ha lacune gravi.
- 24-26: oltre ai requisiti di sopra, lo/la studente/studentessa mostra una buona conoscenza degli argomenti, riesce a organizzare un discorso di buona qualità, dimostra un lessico adeguato ed espone linearmente gli argomenti.
- 27-30: oltre ai requisiti sopra, lo/la studente/studentessa risponde in modo brillante con capacità critica; sa operare nessi e collegamenti tra argomenti; dimostra di conoscere non solo i principi costituzionali di riferimento ma anche la giurisprudenza costituzionale più rilevante.
Gli appelli di giugno e luglio 2020 saranno orali e si svolgeranno in videoconferenza tramite Google Meet, come da disposizioni di Ateneo e della Scuola, cui si rinvia per maggiori informazioni.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Lezioni di didattica frontale
Esame orale. La prova tenderà a verificare la conoscenza degli argomenti trattati nel corso e la capacità dello studente di risolvere le questioni legate all'uso delle fonti del diritto nei vari rami dell'ordinamento
La valutazione sarà positiva se le domande saranno trattate in modo esaustivo con particolare riferimento agli obiettivi formativi del corso. Saranno valutate la capacità di impostare le questioni giuridiche sottoposte e quella di ragionamento critico sullo studio realizzato con riferimento al materiale a disposizione dello studente. Si presterà particolare attenzione alla qualità dell’esposizione e alla competenza nell’impiego del lessico specialistico.
La conoscenza descrittiva, più o meno estesa ma senza analisi critica (ad. esempio tramite la conoscenza delle più rilevanti sentenze della Corte costituzionale e dei loro effetti) può comunque determinare una valutazione sufficiente.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
Esame di profitto orale sul testo consigliato con domande riferite ai punti qualificanti l'attività della Corte. Per i frequentanti valutazione delle relazioni svolte nella seconda parte del corso
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
L'esame si svolge in forma orale e solitamente si articola in tre/quattro domande; la prima tende ad avere a oggetto un argomento di portata generale ed è volta a verificare la padronanza dei concetti fondamentali della materia; le altre hanno carattere più puntuale e sono volte a verificare la capacità dello studente di confrontarsi con tematiche e dati più circoscritti e di connettere gli stessi agli aspetti più generali della materia.
Nella valutazione delle risposte avrà rilievo anche la corretta utilizzato del linguaggio, che deve essere appropriato sul piano tecnico e denotare, inoltre, una raggiunta maturità espressiva.
Programma del corso - Parte A
Il corso ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei diritti fondamentali, considerati nella loro disciplina normativa (costituzionale e ordinaria) e nel diritto vivente giurisprudenziale.
La prima parte del corso (PARTE GENERALE) sarà dedicata ad un inquadramento dei diritti fondamentali da un punto di vista teorico; allo studio dei meccanismi di garanzia (rigidità e giustizia costituzionale, principio di legalità, riserva di legge e di giurisdizione, con particolare attenzione al principio di eguaglianza e alle tecniche giurisprudenziali di bilanciamento dei diritti); alla dimensione sovranazionale della tutela.
La seconda parte del corso (PARTE SPECIALE) avrà ad oggetto lo studio delle seguenti libertà fondamentali: a) libertà personale; b) libertà di manifestazione del pensiero; c) libertà di comunicazione; d) diritti sociali
Programma del corso - Parte B
Il corso avrà ad oggetto lo studio delle fonti normative italiane, con particolare riferimento alle loro recenti trasformazioni. Più in particolare, saranno approfonditi i seguenti temi: -l'identificazione delle fonti legali e la problematica delle fonti extra ordinem; -fonti sulla produzione e fonti di produzione; -le conseguenze giuridiche dell'identificazione delle fonti; -il sistema delle fonti del diritto in una prospettiva storica; -le scelte della Costituzione repubblicana in termini di fonti del diritto: fattori di continuità e di discontinuità; -i criteri di sistemazione delle fonti e le tecniche di risoluzione delle antinomie; -cenni sulle tecniche dell'interpretazione; -le fonti atto nell'ordinamento italiano vigente: la Costituzione e le fonti di livello costituzionale; -le fonti dell'Unione europea e i loro rapporti con le fonti del diritto italiano; le novità introdotte dal Trattato di Lisbona; -le fonti di derivazione internazionale; -le fonti atipiche e rinforzate; le fonti primarie statali (leggi ed atti con forza di legge; referendum abrogativo; regolamenti interni degli organi costituzionali; sentenze di accoglimento della Corte costituzionale); -in particolare: gli atti con forza di legge del Governo ed il contributo della giurisprudenza riguardo ai limiti del loro esercizio; -i regolamenti governativi e le altre fonti normative secondarie statali; i fenomeni di delegificazione; -i nuovi tipi di fonte; -le fonti regionali alla luce della riforma del titolo V della Costituzione; -le fonti normative degli enti locali; -le fonti fatto.
Programma del corso - Parte C
A) Profili generali: 1 Origine e sviluppo dei vari modelli di giustizia costituzionale. 2 Controllo accentrato e diffuso
B) Il modello italiano: 1 Le scelte della Costituente. 2 Le leggi attuative del modello costituzionale. 3 Struttura e funzioni della Corte costituzionale. 4 Il giudizio in via incidentale. 5 Il giudizio in via principale. 6 Il conflitto tra poteri dello Stato. 7 Il processo costituzionale. 8 Le pronunce della Corte
costituzionale: tipologia ed efficacia.
D) La Corte costituzionale nella forma di governo e di Stato: lo sviluppo del modello.
Programma del corso - Parte D
Il corso avrà ad oggetto la forma di governo italiana, con particolare riferimento all’origine storica, ai suoi più recenti sviluppi e alle proposte di revisione costituzionale.
Più in particolare, saranno approfonditi i seguenti temi:
- la forma di governo come problema definitorio; forma di Stato e forma di governo;
- forme di governo e modelli di democrazia in una prospettiva comparatistica;
- gli elementi costitutivi della forma di governo: la rilevanza dell’assetto del sistema partitico;
- le fonti rilevanti in materia di forma di governo: la rilevanza delle fonti non scritte e delle fonti sub-costituzionali;
- la forma di governo italiana in una prospettiva storica: la genesi dello Statuto albertino e le sue caratteristiche fondamentali;
- la prerogativa regia e la progressiva affermazione del sistema parlamentare;
- gli organi del sistema parlamentare e i loro rapporti: Corona, Parlamento, Governo, corpo elettorale;
- l’avvento del regime fascista e la fine del governo parlamentare liberale;
- la forma di governo della Costituzione repubblicana: le scelte fondamentali operate dall’Assemblea costituente;
- la forma di governo nel periodo 1948-1993;
- la formazione e la struttura del Governo nel periodo 1948-1993; i rapporti tra Parlamento , Governo e Capo dello Stato nell’evoluzione della forma di governo; i nodi irrisolti della definizione del programma di governo;
- le crisi di governo, e in particolare i tentativi di parlamentarizzazione delle c.d. “crisi extraparlamentari” nel contesto della c.d. conventio ad excludendum; i casi di scioglimento anticipato delle Camere;
- l’evoluzione della forma di governo nel periodo 1993-2019, tra fattori di continuità e fattori di discontinuità con il periodo precedente; in particolare le riforme elettorali del 1993 (c.d. legge Mattarella”) e quella del 2005 (c.d. “legge Calderoli”);
- in particolare, le prerogative del Presidente della Repubblica anche alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale (sentt. 200/2006; 1/2013);
- la XVII legislatura e le problematiche del suo incerto avvio (elezioni del 2013; rielezione del Presidente Napolitano; il preincarico a Bersani e la decisione del Capo dello Stato di nominare “saggi” per individuare priorità programmatiche; la formazione e la crisi dei Governi Letta e Renzi; il Governo Gentiloni);
- la forma di governo nella XVIII legislatura e le problematiche relative alla formazione del Governo Conte;
- la problematica delle riforme istituzionali in chiave storica; le incerte prospettive al riguardo della XVIII legislatura
- le riforme elettorali a seguito delle sentt. 1/2014 e 35/2017 della Corte costituzionale: il c.d. “Rosatellum-bis”.