Attraverso una selezione di passi scelti da autori che hanno contribuito al dibattito su poesis e pictura (da Platone a Winckelmann, da Burke a Diderot, da Dewey ai temi del linguistic turn e del pictorial turn) e giovandosi della lettura del Laocoonte di Lessing, il corso metterà a fuoco differenze e specificità del poetico-linguistico, da un lato, e del pittorico-figurativo, dall’altro; l’arte dei comics, come ibrido tra parola e immagine, verrà analizzata quale case study.
Per la parte generale, relativa alla ricostruzione di alcuni luoghi salienti del dibattito su arti dello spazio e arti del tempo, si raccomanda la lettura di: F. Desideri – C. Cantelli, Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Carocci, Roma 2020 (nuova edizione). I paragrafi oggetto di particolare interesse per il corso verranno indicati dal docente a lezione.
In alternativa al volume di Storia dell’estetica dell’estetica occidentale, lo studente potrà utilmente ricorrere a: F. Desideri, Forme dell’estetica. Dall’esperienza del bello al problema dell’arte (Laterza 2004).
Per la parte monografia, è richiesta la lettura integrale di: Gotthold Ephraim Lessing, Laocoonte, Aesthetica edizioni, Palermo. Inoltre, F. Desideri, Laocoonte classico e romantico: Goethe e Novalis, in Id., La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell’estetica, Milano-Udine, Mimesis 2013, pp. 197-206.
Ulteriori materiali (selezioni di testi, articoli, saggi, anche relativi alla storia e all’estetica dei comics), che fanno parte integrante del programma del corso, verranno forniti dal docente e messi a disposizione sulla piattaforma Moodle.
Obiettivi Formativi
Conoscenze: Lo studente acquisirà conoscenza, nelle loro linee fondamentali, dei temi, problemi e autori principali della storia dell’estetica occidentale, dall’antichità all’Ottocento, con riferimento specifico al dibattito su pittura e poesia (arti dello spazio e arti del tempo). Competenze: Lo studente sarà in grado di padroneggiare il lessico specifico dell’estetica, di argomentare in maniera chiara e precisa e di orientarsi, almeno per linee fondamentali, all’interno del dibattito estetico classico, medievale, rinascimentale, moderno, con particolare attenzione al contesto settecentesco. Sarà in grado: di comprendere che cosa si intende per “esperienza estetica”, “proprietà estetica”, “opera d’arte”, “fruizione estetica”, “sentimento”, “emozione”, “forma”, “sopravvenienza estetica” e altre nozione cardine della disciplina; di discutere in modo approfondito le posizioni di vari autori di rilievo (Platone, Orazio, Diderot, Winckelmann, Burke, Lessing, Dewey ecc.) circa i rapporti tra poesia e pittura, e tra arti del tempo e arti dello spazio; di analizzare contenuti e struttura argomentativa del Laocoonte lessinghiano, inserendolo all’interno del contesto filosofico e storico-critico-artistico all’interno del quale l’opera matura; di muoversi con agilità e consapevolezza tra i generi e le forme dell’espressione artistica, dalla poesia alle arti plastico-figurative sino alle produzioni più contemporanee di comics (in particolare graphic novel), riconoscendone specificità e peculiarità. Comportamento: lo studente sarà incoraggiato a un uso consapevole ed efficace degli strumenti didattici e di approfondimento a sua disposizione (Moodle e altri supporti multimediali, cataloghi bibliografici, biblioteca), allo sviluppo di un rapporto di scambio attivo e proficuo con i colleghi di corso e con il docente e alla partecipazione attiva a lezione. Seminari di approfondimento (la frequenza dei quali è facoltativa ma vivamente consigliata) saranno attivati ad accompagnamento del corso.
Prerequisiti
Nessuno.
Metodi Didattici
Lezioni frontali; discussioni guidate.
Altre Informazioni
Titolo del corso: "Arti dello spazio e arti del tempo: immagine e parola dal Laocoonte lessinghiano ai graphic novel contemporanei"
Modalità di verifica apprendimento
La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso esame orale. L’esame verrà diviso in due parti nello stesso appello: una prima parte generale relativa al dibattito generale di storia dell’estetica e alla verifica dell’acquisizione del lessico specifico della disciplina (2-3 domande), una seconda parte relativa al testo oggetto della trattazione monografica (2-3 domande). La valutazione complessiva terrà conto dell’informazione precisa e dettagliata circa i contenuti del corso e della correttezza dell’espressione linguistica e del lessico; della riflessione critica sui contenuti; della partecipazione attiva a lezione. La durata dell’esame sarà di circa 20 minuti.
Programma del corso
Tra i temi cardine dell’estetica settecentesca figura, come noto, la questione del riconoscimento della specificità espressiva dei vari linguaggi artistici, con riferimento anzitutto al rapporto tra poesia (in generale, arti della parola), da un lato, e pittura (in generale, arti plastico- figurative), dall’altro. L’Ut pictura poesis oraziano, infatti, pur se cruciale nel garantire dignità alle arti plastico-figurative sottraendole alla mera dimensione manuale-artigianale, aveva finito per avallare l’applicazione pedissequa di principi e norme del poetico anche al figurativo.
In questo senso, il Laocoonte di Lessing (1766) rappresenta uno dei punti di snodo (certo non l’unico) verso l’acquisizione di consapevolezza della non sovrapponibilità di parola e immagine, di poesia e pittura/scultura. Le arti del tempo (poesia) e le arti dello spazio (pittura) operano secondo principi e meccanismi differenti. Ma quali sono questi principi? Attraverso una selezione di passi scelti da autori che hanno contribuito al dibattito su poesis e pictura (da Platone a Winckelmann, da Burke a Diderot, da Dewey ai temi contemporanei del linguistic turn e del pictorial turn) e giovandosi della lettura integrale del Laocoonte di Lessing, il corso si propone di mettere a fuoco le differenze e specificità del poetico-linguistico, da un lato, e del pittorico-figurativo, dall’altro.
Inoltre, enucleate e discusse tali specificità, si intenderà verificare il modo in cui poesia-parola e immagine-figura interagiscono e si integrano, pur nelle loro differenze, all’interno di quella che viene comunemente riconosciuta come la “nona arte”, cioè il fumetto. Se è vero infatti, come già appunto con Lessing, che le parole e le immagini rispondono a istanze differenti, quali sono le sfide specifiche che pone la fruizione dell’oggetto “fumetto”, strutturato per definizione sull’interdipendenza ibrida di parole e immagini? Alcuni graphic novel contemporanei (cioè “romanzi a fumetti”) verranno utilizzati come case studies per analizzare peculiarità e specificità dell’esperienza estetica del fumetto quale opera ibrida a metà tra dimensione del poetico-linguistico e dell’immaginale-figurativo. Si metterà ulteriormente in tensione, in tal modo, la già sfibrata distinzione tra highbrow e lowbrow culture, mostrando come problemi e questioni relative al dibattito classico (canonizzato) dell’estetica possano fecondamente applicarsi anche a forme e generi per lo più intesi come “popolari”.
Il corso si articolerà, dunque, in tre sezioni. La prima e la seconda sezione saranno a cura di Mariagrazia Portera. La prima sezione, di natura più propriamente storico-filosofica, offrirà un’introduzione a temi, problemi, concetti e figure principali della storia dell’estetica occidentale, dall’antichità all’Ottocento, con focus specifico sulla questione della specificità espressiva dei linguaggi artistici, degli argomenti a favore e contro l’analogia di pittura e poesia, dei rapporti (di differenza, interazione, integrazione) tra arti poetico-linguistiche e arti plastico-figurative (arti del tempo e dello spazio). Tra gli autori dei quali si tratterà, pur se per brevi cenni mirati: Platone, Orazio, Diderot, Winckelmann, Burke. Parte integrante della seconda sezione sarà la lettura del Laocoonte lessinghiano. La seconda sezione (più breve) consisterà in una discussione critica di alcuni esempi rilevanti di fumetto contemporaneo (prevalentemente graphic novel, tra i quali: Art Spiegelman, Maus (1980), MetaMaus (2011); Alan Moore, Dave Gibbons, Watchmen (1986); Richard McGuire, Here (2014); Chris Ware, Building Stories (2012). La terza sezione sarà a cura di Fabrizio Desideri e riguarderà un’analisi del Laocoonte con riferimento a Goethe, Winckelmann, Novalis e approfondimenti su Warburg.