L’intercultura come superamento della semplice multiculturalità, come emergenza sociale e politica, come compito culturale e pedagogico, come costruzione educativa.
“Incontro” e “dialogo” come dispositivi pedagogici in grado di dar vita ad una “cultura dell’ibridazione”.
Il ruolo della scuola come luogo ideale per sensibilizzare al rispetto delle culture, pensare criticamente i pregiudizi, attivare una revisione degli etnocentrismi.
Cambi F., Incontro e dialogo. Prospettive della pedagogia interculturale, Carocci, Roma, 2006.
M. Fiorucci, M. Catarci, Il mondo a scuola, Roma, Conoscenza, 2019.
Obiettivi Formativi
1. Conoscenze e capacità di comprensione: sviluppare conoscenze storiche e teoriche della pedagogia interculturale, in riferimento alla struttura, ai modelli, all’identità e alla funzione
2. Conoscenze applicate e capacità di comprensione: promuovere riflessioni operative che consentano di applicare il modello dell’intercultura ai contesti scolastici
3. Autonomia di giudizio: acquisire la capacità di interpretare le culture, creando i presupposti per avviare un dialogo tra di esse
4. Competenze comunicative: acquisire competenze in merito alla comunicazione formativa e le pratiche didattiche declinate in una prospettiva interculturale.
5. Capacità di apprendimento: sviluppare un percorso di ricerca teorica e pratica che consenta di trasferire le conoscenze acquisite nella progettazione didattica in un’ottica interculturale.
Prerequisiti
Capacità di comprensione delle lezioni e dei testi del corso.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, seminari con coinvolgimento attivo degli studenti e studi di caso.
Altre Informazioni
Nessuna.
Modalità di verifica apprendimento
La verifica dell’apprendimento è effettuata in forma scritta dopo la conclusione del corso nei giorni di esame ed è finalizzata ad accertare le conoscenze, le abilità, la comprensione, l’autonomia di giudizio, la capacità comunicativa e il lessico. I quesiti prevedono una risposta aperta e vertono sui testi di esame.
Programma del corso
L’intercultura come superamento della semplice multiculturalità, come emergenza sociale e politica, come compito culturale e pedagogico, come costruzione educativa.
“Incontro” e “dialogo” come dispositivi pedagogici in grado di dar vita ad una “cultura dell’ibridazione”.
Il ruolo della scuola come luogo ideale per sensibilizzare al rispetto delle culture, pensare criticamente i pregiudizi, attivare una revisione degli etnocentrismi e allenare all’uso di molteplici formae mentis.