il corso si occuperà dell’organizzazione giudiziaria a livello nazionale, dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo
Contenuto del corso - Parte B
Analisi e studio delle fonti del diritto a partire dal modello delineato dalla Costituzione e del conseguente rapporto tra sistema delle fonti ed evoluzioni della forma di governo.
STUDENTI FREQUENTANTI
Potranno sostenere l'esame sugli appunti, e sui materiali distribuiti durante il corso (attraverso la piattaforma MOODLE).
Per i non frequentanti: Zanon – Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, ultima edizione
Cheli, il giudice delle leggi, ultima edizione
A. Cardone, Sistema delle fonti e forma di governo. La produzione normativa della Repubblica tra modello costituzionale, trasformazioni e riforme (1948-2023), Il Mulino, Bologna, 2023 (in corso di pubblicazione).
Obiettivi Formativi - Parte A
Conoscenze: conoscenza e capacità di comprensione degli aspetti essenziali dell’organizzazione dei sistemi giudiziari a livello nazionale e dell’unione europea.
Capacità: capacità di apprendere una metodologia di studio e di ricerca idonea a ricostruire criticamente i profili storici ed evolutivi dei sistemi di organizzazione giudiziaria; capacità di applicare i principi costituzionali analizzati nell'analisi di casi concreti
Competenze: comprensione critica dei sistemi di organizzazione giudiziaria e dei loro snodi problematici.
Obiettivi Formativi - Parte B
Conoscenze
Relative alla disciplina del sistema delle fonti normative, con riguardo sia all'evoluzione storica, sia all'assetto attuale, soprattutto alla luce delle più recenti innovazioni istituzionali e ai più significativi contributi della giurisprudenza costituzionale.
Capacità
Capacità di reperire il materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale utile all'impostazione dei principali problemi relativi alle fonti normative.
Competenze
Comprensione critica delle problematiche relative alla disciplina del sistema delle fonti normative, alle sue linee evolutive e ai diversi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali
Prerequisiti - Parte A
Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I.
Prerequisiti - Parte B
Per sostenere l'esame gli studenti debbono avere superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I.
Metodi Didattici - Parte A
L'insegnamento si svolge attraverso:
a) lezioni frontali;
b) esercitazioni sulle sentenze;
c) seminari e conferenze.
Le esercitazioni riguarderanno alcune sentenze relative ai principali istituti trattati a lezione e potranno svolgersi con la tecnica del debate.
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni di didattica frontale.
Altre Informazioni - Parte B
Gli studenti che intendono frequentare devono iscriversi alla piattaforma MOODLE.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
L'esame si svolge in forma orale e solitamente si articola in tre domande; la prima tende ad avere a oggetto un argomento di portata generale ed è volta a verificare la padronanza dei concetti fondamentali della materia; le altre hanno carattere più puntuale e sono volte a verificare la capacità dello studente di confrontarsi con tematiche e elementi più circoscritti e di connettere gli stessi agli aspetti più generali della materia.
Nella valutazione delle risposte avrà rilievo anche la corretta utilizzazione del linguaggio specialistico.
La valutazione sarà espressa in trentesimi secondo le seguenti fasce di voto:
- 18-23: lo/la studente/studentessa mostra una sufficiente conoscenza dei temi e non compie errori o non ha lacune gravi.
- 24-26: oltre ai requisiti di sopra, lo/la studente/studentessa mostra una buona conoscenza degli argomenti, riesce a organizzare un discorso di buona qualità, dimostra un lessico adeguato ed espone linearmente gli argomenti.
- 27-30: oltre ai requisiti sopra, lo/la studente/studentessa risponde in modo ottimale con capacità critica
Pertanto, La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte risultino sufficienti e non emergano errori o lacune gravi. La valutazione sarà ottima se le risposte risultano più che esaustive anche con riferimento ai principi costituzionali di riferimento e alla giurisprudenza rilevante.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
L’esame si svolgerà per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, in forma orale. Per gli studenti frequentanti, oltre all’esito dell’esame orale, la valutazione terrà conto della partecipazione attiva alle lezioni, all’esame dei casi e alla capacità di usare criticamente le nozioni impartite durante il corso. Per gli studenti non frequentanti l’esame sarà volto ad accertare la conoscenza e la comprensione critica delle nozioni e informazioni acquisibili dal libro di testo, considerate anche in un quadro storico, con particolare riferimento alla normativa del settore e alla giurisprudenza conferente.
Indicativamente, la prova orale consisterà in tre domande.
La valutazione sarà espressa in trentesimi secondo le seguenti fasce di voto:
- 18-23: lo/la studente/studentessa mostra una sufficiente conoscenza degli argomenti e non compie errori grossolani o non ha lacune gravi.
- 24-26: oltre ai requisiti di sopra, lo/la studente/studentessa mostra una buona conoscenza degli argomenti, riesce a organizzare un discorso di buona qualità, dimostra un lessico adeguato ed espone linearmente gli argomenti.
- 27-30: oltre ai requisiti sopra, lo/la studente/studentessa risponde in modo brillante con capacità critica; sa operare nessie collegamenti tra argomenti; dimostra di conoscere non solo i principi costituzionali di riferimento ma anche la giurisprudenza costituzionale più rilevante.
Pertanto, La valutazione consentirà il superamento dell'esame se le risposte risultino pienamente sufficienti e non emergano errori grossolani o lacune. La valutazione sarà ottima se le risposte risultano esaustive anche con riferimento ai principi costituzionali di riferimento e alla giurisprudenza rilevante. Saranno presi in considerazione anche i seguenti profili: capacità di organizzare discorsivamente la conoscenza, capacità di ragionamento critico, qualità dell'esposizione, competenza nell'impiego del lessico specialistico, efficacia e linearità dell’esposizione. La conoscenza descrittiva, più o meno estesa, ma senza analisi critica può determinare una valutazione meramente sufficiente.
Programma del corso - Parte A
Il corso ha ad oggetto l’approfondimento degli strumenti di tutela dei diritti fondamentali, considerati nella loro disciplina normativa e nel diritto vivente giurisprudenziale. Sarà quindi dato spazio ad un approfondimento al ruolo del legislatore, della magistratura e della giustizia costituzionale da un punto di vista teorico, mediante la ricostruzione delle diverse posizioni dottrinarie in materia e dei differenti modelli di tutela anche in una prospettiva comparata; vi sarà un’analisi dell’evoluzione storica dei modelli di tutela dei diritti fondamentali, partendo dalla disciplina dello Statuto Albertino fino alla Costituzione repubblicana senza tralasciare la dimensione sovranazionale della tutela, con particolare riferimento al sistema della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e al sistema di tutela previsto dall'ordinamento dell'Unione europea.
Programma del corso - Parte B
Quali sono le cause e in cosa consiste la conclamata “degenerazione” del sistema
delle fonti? Quali effetti hanno prodotto, negli ultimi 15 anni, la crisi economica, la
pandemia e la guerra in Ucraina sui meccanismi di produzione del diritto del nostro
ordinamento? Come distinguere gli aspetti strutturali da quelli congiunturali delle
“torsioni” del sistema delle fonti?
Il Corso rilegge il modello costituzionale della
produzione normativa e le sue evoluzioni nei 75 anni di storia della Repubblica,
mettendolo in relazione con le parallele trasformazioni della forma di governo
parlamentare e con i condizionamenti che il sistema politico-partitico ha espresso su
entrambi. L’analisi “parallela” del sistema delle fonti e della forma di governo
attraversa, in particolare, le stagioni dell’inattuazione costituzionale, delle grandi
riforme economico-sociali degli anni Settanta, della partitocrazia, del maggioritario
e dei “tre poli”, ricostruendo prima il progressivo enforcement, il successo e la crisi
della logica di funzionamento di tipo assembleare e compromissorio che ha
contraddistinto il sistema costituzionale delle fonti e della forma di governo nel
periodo 1948-1992, poi il successivo tentativo di “curarne” i mali attraverso il
passaggio incompiuto alla diversa impostazione maggioritaria e competitiva che ha
governato il ventennio 1993-2011, infine la “lunga crisi” apertasi dal 2012 e ancora
pienamente in essere, come proprio l’analisi della prassi in tema di fonti del diritto
dimostra in maniera paradigmatica. Nella parte finale del Corso, le conclusioni ricavate
dall’orizzonte storico-ricostruittivo vengono asservite all’elaborazione di alcune
proposte teoriche e pratiche funzionali ad un approccio metodologicamente corretto
e pragmaticamente utile al tema delle possibili riforme del sistema delle fonti.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte A
il corso persegue gli obiettivi dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte B
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile