Il corso illustra il processo storico che ha condotto all’attuale sistema giuridico, mostrando la vicenda del diritto in Europa nella sua genesi e nei suoi diversi aspetti nazionali e “transnazionali”.
Contenuto del corso - Cognomi A-D
Il corso vuole proporre un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare attenzione agli sviluppi
paralleli della storia del diritto civile e penale e alle trasformazioni più significative che emergono nella fase di trapasso
verso l’età contemporanea. Esso si articolerà in una parte generale e in una parte speciale.
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Il corso indagherà, con metodo storico-comparativo, il nesso tra potere politico e diritto, tra l'organizzazione ed i compiti del sistema politico, da un lato, le fonti del diritto, dall'altro, nella ricerca dei caratteri peculiari fondanti le diverse esperienze giuridiche.
Per gli studenti frequentanti (la frequenza è obbligatoria per gli studenti del corso di studi in giurisprudenza italiana e tedesca):
appunti delle lezioni
e P. Grossi, L'Europa del diritto, Roma-Bari, Laterza, 2007, pp. 3-255.
Letture integrative saranno indicate durante lo svolgimento del corso.
Per gli studenti non frequentanti:
P. Grossi, L'Europa del diritto, Roma-Bari, Laterza, 2007, pp. 3-255
e A. Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, Volume II, Milano, Giuffré, 2005, pp. 337-358; 395-589.
a) Appunti dalle lezioni;
e
b) P. Cappellini, Storie di concetti giuridici, Torino, Giappichelli, 2010 pp. 39-48; 111-135; 151-160; 233-248;
e
c) P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
Per gli studenti non frequentanti:
P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255.
e
P. Cappellini, Storie di concetti giuridici, Torino, Giappichelli, 2010
pp. 1-48; 111- 161; 233-248;
Per gli studenti frequentanti:
P. Grossi, L'Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255 oltre agli appunti dalle lezioni e ai testi forniti dal docente.
Per gli studenti non frequentanti:
P. Grossi, L'Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255 e M. Fioravanti (a cura di), Lo Stato moderno in Europa: Istituzioni e diritto, Laterza, Roma-Bari 2002, pp. 3-229.
oppure in alternativa P. Grossi, L'Europa del diritto, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-255; Aa. Vv., Il pensiero giuridico italiano: dal Medioevo all'età contemporanea, Roma, Istituto Enciclopedia Italiana, 2015, p. 155-269.
Obiettivi Formativi
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione naturale del diritto. I punti fermi dell'esperienza giuridica medievale. Approccio con l'esperienza giuridica moderna. In particolare mediante l'analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell'età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità dell'attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l'elemento storico come parte integrante della genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all'effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità (temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici.
Obiettivi Formativi - Cognomi A-D
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione
naturale del diritto. I punti fermi dell’esperienza giuridica medievale. Approccio con l’esperienza giuridica
moderna. In particolare mediante l’analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell’età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità
dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della
genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti
giuridici cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione
del giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità
(temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici.
Obiettivi Formativi - Cognomi O-Z
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione
naturale del diritto. I punti fermi dell'esperienza giuridica medievale. Approccio con l'esperienza giuridica
moderna. In particolare mediante l'analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell'età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità dell'attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l'elemento storico come parte integrante della genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all'effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità (temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici
Prerequisiti
Nessuno
Prerequisiti - Cognomi A-D
Gli studenti che intendono sostenere l’esame con il programma da frequentanti dovranno iscriversi in un’apposita
lista entro il termine che verrà comunicato dal docente all’inizio del corso.
Prerequisiti - Cognomi O-Z
Gli studenti che intendono sostenere l'esame con il programma da frequentanti dovranno iscriversi in un'apposita
lista entro il termine che verrà comunicato dal docente all'inizio del corso.
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale: totale ore 72.
Metodi Didattici - Cognomi A-D
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 72.
Metodi Didattici - Cognomi O-Z
L'insegnamento di svolge lezioni di didattica frontale per un totale di ore 72.
Particolare attenzione sarà dedicata alla comprensione di fonti di storia europea particolarmente emblematiche, che verranno contestualmente distribuite in copia agli studenti frequentanti.
Altre Informazioni - Cognomi A-D
Prova finale
Preferibilmente tra il terzo e il quarto anno, lo studente dovrà concordare con il docente un piano di studio che indichi, in modo finalizzato alla individuazione del tema della prova finale, gli insegnamenti a crediti liberi e le altre attività formative.
Altre Informazioni - Cognomi O-Z
Prova finale
Preferibilmente tra il terzo e il quarto anno, lo studente dovrà concordare con il docente un piano di studio che indichi, in modo finalizzato alla individuazione del tema della prova finale, gli insegnamenti a crediti liberi e le altre attività formative.
Modalità di verifica apprendimento
Incredibile a scriversi (e a leggersi): l'esame di profitto, orale, servirà ad accertare se gli studenti abbiano studiato e dunque appreso il programma del corso.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-D
Esame di profitto:orale. L'esame di profitto, svolto in forma orale, con una serie di domande da argomenti generali procedenti verso punti più specifici avrà lo scopo di verificare: a) la conoscenza dei concetti e delle nozioni affrontate nel corso; b) la capacità di elaborare tali concetti in maniera autonoma; c) la consapevolezza della naturale storicità del diritto e la comprensione delle radici storico-concettuali degli istituti giuridici
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi O-Z
L'esame si svolgerà in forma orale.
Una prima domanda sarà di carattere generale, e riguarderà le esperienze giuridiche medievale e moderna; seguiranno domande a carattere più specifico con particolare riferimento (per gli studenti frequentanti) alla conoscenza e comprensione dei testi e dei documenti esaminati a lezione.
La votazione verrà graduata in relazione alla capacità dello studente di contestualizzare storicamente il problema proposto e, nel caso dell'esame di fonti storiche, alla capacità di comprensione e problematizzazione del testo esaminato.
Programma del corso
Il corso intende illustrare il processo storico che ha condotto all’attuale sistema giuridico, mostrando la vicenda del diritto in Europa nella sua genesi e nei suoi diversi aspetti nazionali e “transnazionali”. A tale scopo, dopo avere fatto una sosta necessaria per spiegare i caratteri essenziali del sistema del diritto comune, punto obbligato di partenza per ogni storia delle fonti e della cultura giuridica dell’età moderna, l’itinerario si svolgerà attraverso l’esame dei tratti salienti delle codificazioni francese, italiana e tedesca nell’Ottocento e Novecento, per arrivare a comprendere i fondamentali aspetti e le problematiche essenziali della realtà giuridica odierna.
Principali argomenti che saranno trattati:
Per un’introduzione:
1) Cesare Beccaria e il Dei delitti e delle pene, la Riforma criminale di Pietro Leopoldo di Toscana, art. 575 del Codice penale vigente: tra antico e moderno spunti per un confronto.
2) All’origine dei concetti di Costituzione, Statuto, Codice: alcune proposte per una ricostruzione lessicografica e semantica.
3) Codice e Consolidazione: le opinioni di Viora, Astuti, Tarello. All’origine dell’idea moderna (ottocentesca?) di Codice: la legge 30 ventoso anno XII (21/3/1804), in particolare l’art. 7, anche alla luce dei lavori preparatori. Alcune proposte sulla nozione e funzione attuale del Codice.
Sul sistema del diritto comune:
1) La compilazione di Giustiniano. Da Capua a Marturi: la progressiva riemersione del diritto romano alle soglie del rinascimento giuridico.
2) La ‘riscoperta’ della compilazione giustinianea nel medioevo: Irnerio e la renovatio librum legalium.
3) La scuola dei glossatori. I glossatori e il testo di Giustiniano. Il Corpus iuris civilis e il Corpus iuris canonici. L’aequitas canonica.
4) La scuola dei commentatori. La communis opinio, l’attività consulente, i grandi tribunali.
Verso la modernità:
1) L’umanesimo giuridico. Andrea Alciato e la scuola culta. Francesco Hotman. Alberigo Gentili e la risposta del mos italicus.
2) Il giusnaturalismo moderno. Grozio. Hobbes. Locke. Pufendorf. Leibniz. Domat e Pothier.
3) L’età delle consolidazioni. Colbert e Daguessau. Le Leggi e costituzioni di sua maestà. Una ‘fotografia’ del cosiddetto ‘particolarismo giuridico’: il caso della Toscana nel Discorso primo di Pompeo Neri. Il progetto di ‘codice’ del giurista toscano. Il pensiero di Ludovico Antonio Muratori. Il Codice di leggi e costituzioni per gli stati estensi.
L’età dei codici:
1) L’illuminismo giuridico.
2) All’alba della codificazione moderna: la rivoluzione francese e il droit intermédiaire.
3) I lavori preparatori del Codice Napoleone e il Discorso preliminare del Portalis. Il Codice Napoleone: la struttura; il titolo preliminare; la proprietà, il contratto, le successioni, la famiglia.
4) Un diverso approccio con la codificazione: il Codice universale austriaco del 1811 (ABGB).
5) I codici preunitari e la codificazione nazionale.
6) Il codice civile tedesco.
7) il Novecento giuridico.
8) Genesi e struttura del Codice civile italiano del 1942.
Programma del corso - Cognomi A-D
Parte generale. La storicità come dimensione necessaria di ogni esperienza giuridica. Riflessioni storico-metodologiche
sugli aspetti di novità e sui problemi della fase presente di riassetto dell’ordinamento giuridico sullo sfondo dei
fenomeni di ‘globalizzazione’: un rinnovato ius commune europeo? Uno sguardo ad una esperienza storica universalistica
e pluralistica: la tradizione giurisprudenziale del diritto comune medioevale fino alla prima età moderna. I
caratteri intrinseci del diritto comune e la loro entrata in crisi nell’Europa moderna dei secoli XVI-XVIII: il diritto
come giustizia e come ordine. La giurisprudenza come interpretatio. Seconda Scolastica, Umanesimo giuridico,
Riforma protestante: antropologie giuridiche dell’individualismo e nascita dello stato moderno. Dallo status al contratto.
Il diritto come legge ed espressione della volontà sovrana. Consolidazioni e codificazioni nell’Europa d’antico
regime fino alla Rivoluzione francese. I tentativi di riforma illuministica e la genesi dei principi del diritto penale
moderno: Cesare Beccaria e la Toscana della Leopoldina. Diritto e rivoluzione: considerazioni introduttive alla luce
delle riflessioni di Santi Romano. Le vicende della legislazione rivoluzionaria e il trionfo dell’antropologia proprietaria.
Due diversi modelli paradigmatici della codificazione moderna: il Codice Napoleone e l’ABGB austriaco. La
loro recezione in Italia. La scienza giuridica espropriata ovvero dell’esegesi come metodologia interpretativa dello
statualismo. Le reazioni critiche alla codificazione in Europa o della scienza giuridica ‘rivendicata’: Romanticismo
giuridico e scuola storica del diritto. I codici italiani unitari e la borghesia legislatrice: il codice civile del 1865 e il
codice penale Zanardelli (1889). Il problema del diritto commerciale e della sua autonomia. La svolta di fine Ottocento
della scienza giuridica italiana: l’influenza del costruttivismo giuridico della dottrina pandettistica tedesca.
Un sentiero interrotto: il cosiddetto socialismo giuridico. Verso il XX secolo: nuovi codici o nuovo diritto? Il BGB
(1900) e il codice civile svizzero (1907) tra formalismo e realismo giuridico. La rottura definitiva del vecchio ordine:
prima guerra mondiale e ordinamenti giuridici.
Parte speciale. L’approfondimento dell’anno in corso vorrebbe seguire i diversi filoni di pensiero giuridico ‘antiindividualisti’,
e in particolare analizzare quale strutturazione assume il diritto negli stati ‘totalitari’. Un’attenzione
privilegiata sarà riservata ai rapporti tra regime e scienza giuridica italiana nella genesi del codice civile del 1942.
Programma del corso - Cognomi O-Z
Il corso, dopo alcune lezioni introduttive dedicate ai profili metodologici (significato e problemi della conoscenza storica; storia del diritto e ordinamento giuridico vigente), affronterà le seguenti tematiche:
Uno sguardo al Medioevo
a) La dissoluzione medievale dello Stato ed il pluralismo giuridico: diritto comune e diritti particolari b) L'immagine del potere politico: il concetto di iurisdictio c) La rottura degli equilibri medievali: verso la scoperta del potere legislativo.
Il lungo itinerario dello Stato moderno
a) Premesse politico-istituzionali nella Francia tra Quattro e Cinquecento b) Genesi dello Stato fiscale sul continente: lo sdoppiamento degli apparati c) Il sistema delle fonti: dalla redazione delle coutumes alle ordonnances. d) La direzione della società corporata: l'universo della polizia.
La fine dell'ordine antico
a) I fondamenti teorici dell'individualismo: il giusnaturalismo moderno. Lo sviluppo della società civile e di una pubblica opinione. L'illuminismo giuridico b) La crisi dello Stato di corpi c) Le novità della Rivoluzione francese: rappresentanza, potere costituente, dichiarazioni dei diritti d) L'invenzione dello spazio amministrativo e) Il potere giurisdizionale e le origini della giustizia amministrativa f) Codificazioni del diritto e sistema amministrativo nella Francia napoleonica.
Lo Stato di diritto ottocentesco
a) Il primato delle garanzie giuridiche b) L'età delle codificazioni c) Lo Stato a pubblica amministrazione d) Oltre il liberalismo: attività sociale e interventismo economico.
Uno sguardo al presente
a) Alleggerimenti e persistenze b) I nuovi spazi politici.