Il corso si propone di fornire agli allievi le linee guida e criteri metodologici necessari all’analisi del comportamento strutturale di edifici storici e monumentali, utili alla definizione degli interventi di consolidamento nel quadro dei programmi della conservazione, del restauro architettonico.
Contenuto del corso - Parte B
UT
1. Lettura di costruzioni storiche: statica delle murature, tecniche e culture costruttive
2. Comportamento del materiale murario. Cenni sul comportamento sismico
3. Cenni di diagnostica, di indagine sui materiali e sulle strategie di valutazione strutturale. Casi di studio.
4. Linee guida per interventi di consolidamento
5.Problemi di verifica e di dimensionamento di elementi strutturali ricorrenti (secondo normativa)
6. Progetto di consolidamento per il tema applicativo prescelto
Contenuto del corso - Parte C
1. Lettura di costruzioni storiche: statica delle murature, tecniche e culture costruttive
2. Comportamento del materiale murario. Cenni sul comportamento sismico
3. Cenni di diagnostica, di indagine sui materiali e sulle strategie di valutazione strutturale. Casi di studio.
4. Linee guida per interventi di consolidamento
5.Problemi di verifica e di dimensionamento di elementi strutturali ricorrenti (secondo normativa)
6. Progetto di consolidamento per il tema applicativo prescelto
Di carattere generale:
E. Benvenuto, “La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico”, Ed. Sansoni, Firenze, 1981, collocazione: DEWEY624.17109 BENVE, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
S. Di Pasquale, “L'arte del costruire: tra conoscenza e scienza”, Marsilio Editori, Venezia, 1996, collocazione: DEWE1721.09 DIPAS, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
G. Rocchi, “Istituzioni di restauro dei beni architettonici”, Hoepli, Milano 1985, collocazione: DEWEY720.288 ROC01g, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
Giuffrè, “La meccanica nell’architettura. La statica”, NIS, Roma, 1986, collocazione: DEWEY624.171 GIU01c, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
Essenziale:
G. Croci, “Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici”, UTET, Torino, 2001, collocazione: DEWEY720.288 CROCG, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
G. Cigni, “Il consolidamento murario: tecniche di intervento”, Edizioni Kappa, Roma, 1978, collocazione: CONS 693.10288CIGNG, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
M. Mariani, “Trattato sul Consolidamento e Restauro degli Edifici in Muratura”, Edizioni Dei Tipografia del Genio Civile, Roma, 2006, Collocazione DEWEY 690 24, Servizio Bibliotecario di Ateneo.
M.Paradiso, G.Tempesta, S.Galassi, F. Pugi: “Sistemi voltati in muratura. Teoria e applicazioni.”, Edizioni Dei-Tipografia del Genio Civile, Roma, 2007, collocazione: DEWEY624.1775, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
P.Cicchiello: “Diagnostica Strutturale”, Maggioli Editore, San Marino, 2010, ISBN: 978-88-387-5663-5, collocazione DEWEY624.171 Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
- AA.VV. Architettura e terremoti. Il caso di Parma: 9 novembre 1983. Pratiche,1986.
- A. Borri, L. Bussi. Archi e volte in zona sismica. Doppiavoce 2011 (il capitolo I)
- G.Pizzetti, A.M.Zorgno Trisciuglio : Principi statici e forme strutturali. UTET. Torino.
- Di Tommaso, Boscotreccase. Statica applicata alle costruzioni. Patron.
II. Approccio metodologico (e meccanico)
- A.Giuffrè, Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia. Bari, 1983.
- A. Giuffrè, A. (2010), Leggendo il libro delle antiche architetture. Saggi (a cura di C. Carocci e C. Tocci). Gangemi Editore.
- A.Giuffrè, Letture sulla meccanica delle murature storiche. Roma 1991.
- M.Como: "Statica delle costruzioni storiche in muratura". Aracne Editore. Roma 2010.
III. Costruzioni murarie e sisma
- "Manuale delle murature storiche" a cura di C. Donà. Edizioni DEI, Tipografia del Genio Civile. Roma 2011.
[Cap.2. Cap.3 fino scheda 9 (pag.166), poi specialistico. Cap 4 specialistico. Cap 5 fino pag. 250 (5.3.2) poi schede (pag.270-294).]
- Giuseppe Alberto Centauro, Mario De Stefano, Ugo Tonietti, Luisa Rovero, et al. 2014). Lineamenti per il restauro postsismico del costruito storico in Abruzzo. Piano di Ricostruzione di Casentino (AQ). Capitolo VI: Problematiche strutturali dei centri storici esposti a rischio sismico. Roma: DEI-Tipografia del Genio Civile.
- "Codice di Pratica (Linee guida per la progettazione degli interventi di riparazione, miglioramento sismico e restauro dei beni architettonici danneggiati dal terremoto umbro-marchigiano del1997)", a cura IUAV, prof. F. Doglioni. Bollettino Ufficiale Regione Marche, Edizione Straordinaria n.15 del 29/9/2000.
- B. Panella, R., Argalia, R., & Giovanetti, F. (1992). Manuale del recupero del comune di Città di Castello. Roma: Edizioni DEI, Tipografia del Genio Civile.
- "Recupero e riduzione della vulnerabilità dei centri storici danneggiati dal sisma del 1997". Regione Marche, Centro Operativo Programmi di Recupero e Beni Culturali. 2004.
- "Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione postsismica degli edifici", a cura di F. Guerrieri. Cap. V (Borri A.) Regione Umbra. 1999.
- Rovero L., Tonietti U. (2012). Criteri metodologici per l'intervento sul costruito storico a rischio sismico: istanze di sicurezza, istanze di salvaguardia e l'insegnamento delle culture costruttive locali. In: Convegno in onore del prof. Guido Sarà, Chianciano Terme, ottobre 2010, Firenze University Press.
IV. Lettura storico statica antropologica
- U. Tonietti: "L'arte di abitare la terra". L'asino d'oro Edizioni. Roma 2011.
- E.Torroja : La concezione strutturale. Città Studi Edizioni. Milano.
- S. Di Pasquale, L'arte del costruire, tra conoscenza e scienza. Marsilio Editori. Venezia, 1996.
V. Consolidamento
- R. Olivito, Statica e stabilità delle costruzioni murarie. Pitagora Editrice.
- G. Cigni, Il consolidamento murario. Tecniche d'intervento. Kappa. 1983.
- G.Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici. Utet 2001.
- AA.VV. Architettura e terremoti. Il caso di Parma: 9 novembre 1983. Pratiche,1986.
- A. Borri, L. Bussi. Archi e volte in zona sismica. Doppiavoce 2011 (il capitolo I)
- G.Pizzetti, A.M.Zorgno Trisciuglio : Principi statici e forme strutturali. UTET. Torino.
- Di Tommaso, Boscotreccase. Statica applicata alle costruzioni. Patron.
II. Approccio metodologico (e meccanico)
- A.Giuffrè, Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso di Ortigia. Bari, 1983.
- A. Giuffrè, A. (2010), Leggendo il libro delle antiche architetture. Saggi (a cura di C. Carocci e C. Tocci). Gangemi Editore.
- A.Giuffrè, Letture sulla meccanica delle murature storiche. Roma 1991.
- M.Como: "Statica delle costruzioni storiche in muratura". Aracne Editore. Roma 2010.
III. Costruzioni murarie e sisma
- "Manuale delle murature storiche" a cura di C. Donà. Edizioni DEI, Tipografia del Genio Civile. Roma 2011.
[Cap.2. Cap.3 fino scheda 9 (pag.166), poi specialistico. Cap 4 specialistico. Cap 5 fino pag. 250 (5.3.2) poi schede (pag.270-294).]
- Giuseppe Alberto Centauro, Mario De Stefano, Ugo Tonietti, Luisa Rovero, et al. 2014). Lineamenti per il restauro postsismico del costruito storico in Abruzzo. Piano di Ricostruzione di Casentino (AQ). Capitolo VI: Problematiche strutturali dei centri storici esposti a rischio sismico. Roma: DEI-Tipografia del Genio Civile.
- "Codice di Pratica (Linee guida per la progettazione degli interventi di riparazione, miglioramento sismico e restauro dei beni architettonici danneggiati dal terremoto umbro-marchigiano del1997)", a cura IUAV, prof. F. Doglioni. Bollettino Ufficiale Regione Marche, Edizione Straordinaria n.15 del 29/9/2000.
- B. Panella, R., Argalia, R., & Giovanetti, F. (1992). Manuale del recupero del comune di Città di Castello. Roma: Edizioni DEI, Tipografia del Genio Civile.
- "Recupero e riduzione della vulnerabilità dei centri storici danneggiati dal sisma del 1997". Regione Marche, Centro Operativo Programmi di Recupero e Beni Culturali. 2004.
- "Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione postsismica degli edifici", a cura di F. Guerrieri. Cap. V (Borri A.) Regione Umbra. 1999.
- Rovero L., Tonietti U. (2012). Criteri metodologici per l'intervento sul costruito storico a rischio sismico: istanze di sicurezza, istanze di salvaguardia e l'insegnamento delle culture costruttive locali. In: Convegno in onore del prof. Guido Sarà, Chianciano Terme, ottobre 2010, Firenze University Press.
IV. Lettura storico statica antropologica
- U. Tonietti: "L'arte di abitare la terra". L'asino d'oro Edizioni. Roma 2011.
- E.Torroja : La concezione strutturale. Città Studi Edizioni. Milano.
- S. Di Pasquale, L'arte del costruire, tra conoscenza e scienza. Marsilio Editori. Venezia, 1996.
V. Consolidamento
- R. Olivito, Statica e stabilità delle costruzioni murarie. Pitagora Editrice.
- G. Cigni, Il consolidamento murario. Tecniche d'intervento. Kappa. 1983.
- G.Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici. Utet 2001.
Obiettivi Formativi - Parte A
Il corso prevede un insegnamento integrato multidisciplinare: Restauro, Statica e Stabilità delle Costruzioni Murarie, Geomatica per la Conservazione. Il Laboratorio di Restauro si propone di fornire le conoscenze necessarie per la corretta esecuzione delle sequenze di analisi operativa di prevenzione, e le conseguenti scelte di intervento coerente indirizzato alla progettazione del restauro, attraverso l'illustrazione delle fasi di: ricerca storico-documentaria, la conoscenza del rilievo geometrico del edificio, conoscenza dei materiale da costruzione dell'edificio, l'analisi del degrado dei materiali, l'analisi di instabilità statica. L'obiettivo è una corretta diagnostica delle patologie nella progettazione del restauro, conoscenza delle tecniche d’intervento per la conservazione di materiali e strutture, il dialogo fra antico e nuovo, adattamento funzionale e sicurezza.
ARGOMENTI TRATTATI NEL MODULO
Verranno trattati argomenti immediatamente riferibili alla applicazione sul campo, per la redazione del progetto di restauro del caso studio, oggetto del laboratorio. - Le Carte Internazionali del Restauro nello specifico riferimento ai problemi strutturali. - I concetti di materiale, struttura e costruzione. L’analisi del comportamento delle strutture in relazione alla natura del materiale. Modelli di comportamento elastico-lineari, elasto-plastici ed elasto-fragili. - Il materiale murario: La muratura come materiale non reagente a trazione. Suoi modelli di comportamento meccanico. - Le lesioni e il loro monitoraggio. - Caratterizzazione meccanica delle murature. - Prove NDT e PNDT. - Cedimenti fondazionali. - I meccanismi di collasso di archi, volte e cupole in muratura. Metodi di calcolo premoderni e analitici per la loro analisi e prevenzione. - Le strutture soggette a schiacciamento - Le strutture in legno - Tecniche di consolidamento di pareti murarie, archi, volte, fondazioni storiche, strutture in legno.
Obiettivi Formativi - Parte B
Obiettivi (Ugo Tonietti)
Il corso si propone l’acquisizione:
- delle conoscenze teoriche e tecniche per la progettazione e la conservazione di architetture in materiali tradizionali,
della capacità di identificare e risolvere problemi architettonici, costruttivi, strutturali e di consolidamento, specifici delle architetture in muratura.
- degli gli strumenti per l’identificazione del comportamento strutturale, con cenni sulla la questione sismica e sul problema degli aggregati (centri storici)
- degli strumenti utili per la lettura delle patologie e per fondare criteri diagnostici e terapeutici, avendo individuato e valutato le criticità
- capacità di effettuare la verifica degli elementi strutturali e la progettazione e il dimensionamento degli interventi di rinforzo
- dei criteri metodologici per l’intervento: strategie e tecniche per il consolidamento coerenti con la natura e l’identità strutturale accertata
- della capacità di analizzare, documentare, classificare e valutare il patrimonio culturale architettonico.
Obiettivi Formativi - Parte C
Il corso si propone l’acquisizione:
- delle conoscenze teoriche e tecniche per la progettazione e la conservazione di architetture in materiali tradizionali,
della capacità di identificare e risolvere problemi architettonici, costruttivi, strutturali e di consolidamento, specifici delle architetture in muratura.
- degli gli strumenti per l’identificazione del comportamento strutturale, con cenni sulla la questione sismica e sul problema degli aggregati (centri storici)
- degli strumenti utili per la lettura delle patologie e per fondare criteri diagnostici e terapeutici, avendo individuato e valutato le criticità
- capacità di effettuare la verifica degli elementi strutturali e la progettazione e il dimensionamento degli interventi di rinforzo
- dei criteri metodologici per l’intervento: strategie e tecniche per il consolidamento coerenti con la natura e l’identità strutturale accertata
- della capacità di analizzare, documentare, classificare e valutare il patrimonio culturale architettonico.
Prerequisiti - Parte A
E’ richiesta una buona conoscenza dei fondamenti della statica grafica e analitica e della scienza delle costruzioni e delle caratteristiche costruttive dell'edilizia storica. Naturalmente anche una buona conoscenza della lingua italiana scritta e parlata, con particolare riferimento agli studenti stranieri.
Prerequisiti - Parte B
Prerequisiti (Ugo Tonietti)
La disciplina trattata nel Modulo richiede allo studente conoscenze di base, solide, normalmente affrontate nei corsi di Fondamenti di Statica e di Scienza delle Costruzioni nei Corsi di laurea in Scienze dell'Architettura (formazione del primo triennio o equivalente). Dette conoscenze riguardano: l'equilibrio, le caratteristiche della sollecitazione, basi di cinematica, la statica grafica, la geometria delle aree, i sistemi reticolari, concetti base della teoria dell'elasticità, i criteri di resistenza, la teoria tecnica della trave, l'analisi delle sollecitazioni, il comportamento deformativo, l'instabilità euleriana.
Prerequisiti - Parte C
La disciplina trattata nel Modulo richiede allo studente conoscenze di base, solide, normalmente affrontate nei corsi di Fondamenti di Statica e di Scienza delle Costruzioni nei Corsi di laurea in Scienze dell'Architettura (formazione del primo triennio o equivalente). Dette conoscenze riguardano: l'equilibrio, le caratteristiche della sollecitazione, basi di cinematica, la statica grafica, la geometria delle aree, i sistemi reticolari, concetti base della teoria dell'elasticità, i criteri di resistenza, la teoria tecnica della trave, l'analisi delle sollecitazioni, il comportamento deformativo, l'instabilità euleriana.
Metodi Didattici - Parte A
La didattica é organizzata in lezioni teoriche ed esercitazioni in aula, cui farà seguito lo studio relativo al caso studio. A questo scopo, gli studenti si dovranno organizzare in gruppi di 3-4 persone, con specifiche caratteristiche di propensione al lavoro di gruppo. Secondo le indicazioni del Presidente del Corso di Laurea, Prof.ssa Maria De Santis: (...) il carico didattico e la sua organizzazione deve essere calibrato per risolvere tutti gli esami nella sessione successiva alla fine del semestre; oltre tale data sono ammessi esami solo a discrezione della commissione valutando particolari ed eccezionali motivi che ne abbiano impedito la conclusione.
Metodi Didattici - Parte B
Organizzazione del Corso/Modulo (Ugo Tonietti)
Il modulo si compone di una prima parte di lezioni teoriche che valgono da introduzione alla comprensione dei sistemi murari. Questa parte si completa con una sintesi sulle principali metodologie di verifica e di dimensionamento utili per identificare le criticità e per definire ordine di grandezza, tipologia e caratteristiche materico geometriche dell'intervento.
Le lezioni teoriche sono indispensabili per predisporre gli strumenti concettuali e operativi necessari per le analisi di tipo statico e l’impostazione del progetto di consolidamento. Poiché nei CdL triennali tali strumenti sono solo appena accennati si rende necessario un lavoro teorico preliminare e fondativo (su linguaggio, codici, strumenti di calcolo, conoscenze specifiche delle ragioni costruttivo-strutturali in materiali murari) che richiede allo studente, modulando l’impegno in funzione delle propria formazione pregressa, di farli propri seguendo le lezioni frontali (e utilizzando le indicazioni bibliografiche) in vista della loro applicazione nella fase progettuale. Su questa parte si richiederanno verifiche di apprendimento in aula.
Il primo breve ciclo di lezioni (circa 3 da 4 ore ciascuna) riguarderà gli aspetti peculiari dei sistemi costruiti in materiali murari così da impossessarsi di una prima "grammatica" elementare.
A queste si succederanno altre 2-3 lezioni inerenti gli strumenti di calcolo; su queste verranno effettuate verifiche di apprendimento (a distanza di una settimana circa dai temi trattati) tramite mirati test individuali in aula. Le lezioni teoriche si concluderanno con la presentazione di un paio di casi di studio istruttivi per complessità e problematicità.
Nel frattempo si sarà passati, dopo i sopralluoghi, alle tematiche applicative legate al tema di studio. Qui i diversi gruppi di lavoro, in cui saranno suddivisi gli studenti, si misureranno con l’approccio ai problemi concreti effettuando ricerche, indagini, valutazioni statiche, progettazione di interventi e dimensionamento degli stessi che verranno riassunti nelle tavole e nelle relazioni dell'esame finale.
Per l’esame finale gli studenti dovranno preparare, nell'ambito del proprio gruppo, alcune tavole relative al progetto (concordate con il docente) ed una relazione tecnica. Essi dovranno comunque singolarmente rispondere del lavoro d’indagine svolto, delle scelte progettuali effettuate, degli strumenti utilizzati e delle giustificazioni teoriche che ne sono il fondamento.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza. Questa, sia per le sessioni impostate sotto forma di lezioni teoriche che per le sessioni di lavoro applicativo non possono scendere sotto il 75% delle ore previste (ed anche gli orari devono essere rispettati). Il mancato rispetto della frequenza porta all'esclusione dal Laboratorio. Ovviamente problemi che dovessero intercorrere di natura medica o familiare verranno affrontati e risolti, laddove certificati, con la massima attenzione e rispetto per lo studente e le sue esigenze, d’intesa con la Presidenza del CdL.
L’esame finale per gli studenti frequentanti il Laboratorio è previsto per tutti entro la sessione estiva del corrente a.a. (cioè entro il mese di luglio 2020), con tempistiche e cadenze degli appelli che verranno comunicate a suo tempo.
Metodi Didattici - Parte C
Il modulo si compone di una prima parte di lezioni teoriche che valgono da introduzione alla comprensione dei sistemi murari. Questa parte si completa con una sintesi sulle principali metodologie di verifica e di dimensionamento utili per identificare le criticità e per definire ordine di grandezza, tipologia e caratteristiche materico geometriche dell'intervento.
Le lezioni teoriche sono indispensabili per predisporre gli strumenti concettuali e operativi necessari per le analisi di tipo statico e l’impostazione del progetto di consolidamento. Poiché nei CdL triennali tali strumenti sono solo appena accennati si rende necessario un lavoro teorico preliminare e fondativo (su linguaggio, codici, strumenti di calcolo, conoscenze specifiche delle ragioni costruttivo-strutturali in materiali murari) che richiede allo studente, modulando l’impegno in funzione delle propria formazione pregressa, di farli propri seguendo le lezioni frontali (e utilizzando le indicazioni bibliografiche) in vista della loro applicazione nella fase progettuale. Su questa parte si richiederanno verifiche di apprendimento in aula.
Il primo breve ciclo di lezioni (circa 3 da 4 ore ciascuna) riguarderà gli aspetti peculiari dei sistemi costruiti in materiali murari così da impossessarsi di una prima "grammatica" elementare.
A queste si succederanno altre 2-3 lezioni inerenti gli strumenti di calcolo; su queste verranno effettuate verifiche di apprendimento (a distanza di una settimana circa dai temi trattati) tramite mirati test individuali in aula. Le lezioni teoriche si concluderanno con la presentazione di un paio di casi di studio istruttivi per complessità e problematicità.
Nel frattempo si sarà passati, dopo i sopralluoghi, alle tematiche applicative legate al tema di studio. Qui i diversi gruppi di lavoro, in cui saranno suddivisi gli studenti, si misureranno con l’approccio ai problemi concreti effettuando ricerche, indagini, valutazioni statiche, progettazione di interventi e dimensionamento degli stessi che verranno riassunti nelle tavole e nelle relazioni dell'esame finale.
Per l’esame finale gli studenti dovranno preparare, nell'ambito del proprio gruppo, alcune tavole relative al progetto (concordate con il docente) ed una relazione tecnica. Essi dovranno comunque singolarmente rispondere del lavoro d’indagine svolto, delle scelte progettuali effettuate, degli strumenti utilizzati e delle giustificazioni teoriche che ne sono il fondamento.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza. Questa, sia per le sessioni impostate sotto forma di lezioni teoriche che per le sessioni di lavoro applicativo non possono scendere sotto il 75% delle ore previste (ed anche gli orari devono essere rispettati). Il mancato rispetto della frequenza porta all'esclusione dal Laboratorio. Ovviamente problemi che dovessero intercorrere di natura medica o familiare verranno affrontati e risolti, laddove certificati, con la massima attenzione e rispetto per lo studente e le sue esigenze, d’intesa con la Presidenza del CdL.
L’esame finale per gli studenti frequentanti il Laboratorio è previsto per tutti entro le sessioni invernali del corrente a.a. (cioè entro il mese di febbraio 2018), con tempistiche e cadenze degli appelli che verranno comunicate a suo tempo.
Altre Informazioni - Parte A
Il tema che si propone per l’anno 19-20 é in fase di definizione tra “Il Cimitero Dei Ciliegi a Figline Valdarno” e/o “l’ex Spedale di Sant’Antonio in Lastra a Signa”. Gli studenti saranno avvisati per tempo.
FREQUENZA ALLE LEZIONI FRONTALI
Si ricorda che la frequenza é obbligatoria. L'accertamento delle presenze sarà effettuato, per ogni lezione di 4 ore, con appello nominale in aula. Cionondimeno é ammesso un 25% di assenza, giustificate o ingiustificate, pari 3 lezioni da 4 ore. Un numero maggiore di assenze compromette il diritto all'esame.
COMUNICAZIONI DOCENTE-DISCENTE
Le comunicazioni per posta elettronica dovranno avvenire esclusivamente attraverso l'indirizzo istituzionale di Unifi: nome.cognome@stud.unifi.it. Fanno deroga a questa norma gli studenti in mobilità internazionale, non effettivamente iscritti ad un intero corso di laurea, per i quali si utilizzerà un loro indirizzo personale.
CALENDARIO DELLE LEZIONI DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEL MODULO
Si esauriranno le comunicazioni teoriche di base nel più breve tempo possibile, accompagnando poi le comunicazioni teoriche di approfondimento al lavoro sul campo del caso studio. Il calendario previsto sarà organizzato via via.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Agli studenti dell'intero corso, al momento della data fissata per l'esame finale del Laboratorio, sarà richiesto, per il modulo in oggetto, un totale di 8 tavole formato A1 e una relazione tecnica esplicativa, presentati sia in forma cartacea che su un DVD. Gli studenti, come é consuetudine del laboratorio, si presenteranno all'esame organizzati per gruppi ed esporranno di fronte alla commissione il loro lavoro di gruppo. Cionondimeno la valutazione deve essere individuale e pertanto, per il modulo in oggetto, nella stessa sede d'esame saranno effettuate domande specifiche ai singoli, partendo da spunti del lavoro di gruppo presentato.
PROVA DI VALUTAZIONE IN ITINERE
Sarà effettuata, per il modulo in oggetto, una prova di valutazione in itinere, consistente in numero di 20 domande sulla parte teorica del corso, sia multirisposta che a risposta libera. Durante il corso saranno forniti esempi relativi ad anni accademici precedenti. Alla prova, individuale, verrà dato un giudizio qualitativo, il quale contribuirà a stabilire la valutazione finale in sede d'esame. La prova, per questo modulo, é obbligatoria e pregiudiziale al potersi presentare all'esame finale. Il periodo indicativamente previsto per la prova, secondo il calendario didattico é fine maggio 2018.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Modalità di verifica (Ugo Tonietti)
Valutazione delle conoscenze teoriche acquisite tramite test individuali in aula durante il ciclo di lezioni; verifica della capacità di lettura, di diagnostica e di progetto (relativo al consolidamento ed alla sua qualità) durante il ciclo di revisioni ed infine al momento della presentazione degli elaborati finali. L'elaborazione del progetto e l'esposizione finale devono essere condotte con il contributo di tutti i membri del gruppo (che avranno anche una valutazione personale). E' richiesta per gli studenti stranieri la capacità di espressione in lingua italiana ed anche la capacità di lettura dei testi suggeriti in bibliografia scritti prevalentemente in lingua italiana.
L'esito finale dell'esame del laboratorio sarà una sintesi del lavoro, necessariamente integrato, dei tre moduli. Per quanto riguarda la componente di verifica specifica del Modulo di Statica e Stabilità si dà, qui di seguito, un esempio di quanto suggerito nell' A. A. '16-'17 per la preparazione del lavoro finale di gruppo, relativamente all'analisi e progettazione dell'intervento, nonché delle indicazioni rivolte ai singoli studenti (sono da immaginare poche modifiche in funzione esclusiva delle peculiarità dipendenti dal tema che caratterizzerà l'anno '19-'20):
Modalità d’esame
I gruppi dovranno produrre tavole (in formato consigliato A1) contenenti il lavoro relativo al tema assegnato. Saranno esposti:
1. Inquadramento: riferimenti storici e iconografici
2. dati di rilievo geometrico, materiali e rilievo strutturale (con ipotesi sugli aspetti non determinabili)
3. verifica del sistema ad arco o voltato (ogni membro del gruppo dovrà produrre, a parte, la propria verifica basata sui dati assegnati ad personam), valutazione della situazione statica, dimensionamento di un possibile incatenamento relativo al problema analizzato
4. rilievo dei quadri fessurativi della parte di palazzina oggetto d’indagine, rappresentazione (3D, assonometrie, schizzi etc a piacere) della parte di costruzione indagata, analisi dei carichi, verifica del sistema dei solai o della copertura, progetto di azioni migliorative possibili (rinforzo travi lignee, cordoli leggeri etc.).
5. esercitazione inerente la lettura dell’apparecchio murario (con applicazione dell’Indice di Qualità Muraria) relativa alla porzione di muro assegnata.
6. alla sezione grafica si dovrà allegare una relazione tecnica concernente le questioni affrontate sul campo in cui discutere e presentare la consistenza statica dell’oggetto, le criticità rilevate, e giustificare le azioni da intraprendere sul piano del consolidamento e il corredo più esteso dei calcoli affrontati etc..
Sono inoltre da studiare, da tutti i membri del gruppo, i testi in bibliografia, concernenti:
-l’approccio ai sistemi ad arco o voltati (utili per la parte 3)
-testi di carattere generale e metodologico: uno tra quelli proposti a nome di A. Giuffrè
- testi di carattere tecnico: i capitoli del Manuale delle murature storiche
-facoltativo: un testo di riferimento generale o un testo a piacere tra quelli proposti
L’esame consisterà nell'esposizione (da parte di tutti i componenti) del lavoro di gruppo, nella valutazione delle prove intermedie ed in un colloquio dei singoli sulle parti esposte e sui testi di riferimento.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
Valutazione delle conoscenze teoriche acquisite tramite test individuali in aula durante il ciclo di lezioni; verifica della capacità di lettura, di diagnostica e di progetto (relativo al consolidamento ed alla sua qualità) durante il ciclo di revisioni ed infine al momento della presentazione degli elaborati finali. L'elaborazione del progetto e l'esposizione finale devono essere condotte con il contributo di tutti i membri del gruppo (che avranno anche una valutazione personale). E' richiesta per gli studenti stranieri la capacità di espressione in lingua italiana ed anche la capacità di lettura dei testi suggeriti in bibliografia scritti prevalentemente in lingua italiana.
L'esito finale dell'esame del laboratorio sarà una sintesi del lavoro, necessariamente integrato, dei tre moduli. Per quanto riguarda la componente di verifica specifica del Modulo di Statica e Stabilità si dà, qui di seguito, un esempio di quanto suggerito nell' A. A. '16-'17 per la preparazione del lavoro finale di gruppo, relativamente all'analisi e progettazione dell'intervento, nonché delle indicazioni rivolte ai singoli studenti (sono da immaginare poche modifiche in funzione esclusiva delle peculiarità dipendenti dal tema che caratterizzerà l'anno '17-'18):
Modalità d’esame
I gruppi dovranno produrre tavole (in formato consigliato A1) contenenti il lavoro relativo al tema assegnato. Saranno esposti:
1. Inquadramento: riferimenti storici e iconografici
2. dati di rilievo geometrico, materiali e rilievo strutturale (con ipotesi sugli aspetti non determinabili)
3. verifica del sistema ad arco o voltato (ogni membro del gruppo dovrà produrre, a parte, la propria verifica basata sui dati assegnati ad personam), valutazione della situazione statica, dimensionamento di un possibile incatenamento relativo al problema analizzato
4. rilievo dei quadri fessurativi della parte di palazzina oggetto d’indagine, rappresentazione (3D, assonometrie, schizzi etc a piacere) della parte di costruzione indagata, analisi dei carichi, verifica del sistema dei solai o della copertura, progetto di azioni migliorative possibili (rinforzo travi lignee, cordoli leggeri etc.).
5. esercitazione inerente la lettura dell’apparecchio murario (con applicazione dell’Indice di Qualità Muraria) relativa alla porzione di muro assegnata.
6. alla sezione grafica si dovrà allegare una relazione tecnica concernente le questioni affrontate sul campo in cui discutere e presentare la consistenza statica dell’oggetto, le criticità rilevate, e giustificare le azioni da intraprendere sul piano del consolidamento e il corredo più esteso dei calcoli affrontati etc..
Sono inoltre da studiare, da tutti i membri del gruppo, i testi in bibliografia, concernenti:
-l’approccio ai sistemi ad arco o voltati (utili per la parte 3)
-testi di carattere generale e metodologico: uno tra quelli proposti a nome di A. Giuffrè
- testi di carattere tecnico: i capitoli del Manuale delle murature storiche; un codice di pratica tra i due proposti (Città di Castello e Regione Marche)
-facoltativo: un testo di riferimento generale o un testo a piacere tra quelli proposti
L’esame consisterà nell'esposizione (da parte di tutti i componenti) del lavoro di gruppo, nella valutazione delle prove intermedie ed in un colloquio dei singoli sulle parti esposte e sui testi di riferimento.
Programma del corso - Parte A
Cod. B018854 -LABORATORIO DI RESTAURO
Corso di Laurea Magistrale in ARCHITETTURA, Curriculum Progettazione dell'Architettura
Tipo insegnamento: Attività formativa integrata
Periodo didattico: II semestre
Frequenza: Obbligatoria, Crediti Formativi: 18, Ore Didattica: 144
L'insegnamento è composto dai seguenti moduli:
Prof. Maurizio De Vita: cod. B018855, RESTAURO
Prof. Grazia Tucci: cod. B018858, GEOMATICA PER LA CONSERVAZIONE
Prof. Michele Paradiso, cod. B018857, STATICA E STABILITA' DELLE COSTRUZIONI MURARIE E MONUMENTALI
Il corso prevede un insegnamento integrato multidisciplinare: Restauro, Statica e Stabilità delle Costruzioni Murarie, Geomatica per la Conservazione. Il Laboratorio di Restauro si propone di fornire le conoscenze necessarie per la corretta esecuzione delle sequenze di analisi operativa di prevenzione, e le conseguenti scelte di intervento coerente indirizzato alla progettazione del restauro, attraverso l'illustrazione delle fasi di: ricerca storico-documentaria, la conoscenza del rilievo geometrico del edificio, conoscenza dei materiale da costruzione dell'edificio, l'analisi del degrado dei materiali, l'analisi di instabilità statica. L'obiettivo è una corretta diagnostica delle patologie nella progettazione del restauro, conoscenza delle tecniche d’intervento per la conservazione di materiali e strutture, il dialogo fra antico e nuovo, adattamento funzionale e sicurezza.
1. OBIETTIVI DEL MODULO
Il corso si propone di fornire agli allievi le linee guida e criteri metodologici necessari all’analisi del comportamento strutturale di edifici storici e monumentali, utili alla definizione degli interventi di consolidamento nel quadro dei programmi della conservazione, del restauro architettonico.
The objective of this course is to provide students with the guidelines and the methodological criteria necessary for the analysis of structural behaviour in historical and monumental buildings, instruments which are useful for the definition of structural consolidation in the context of conservation forecast and architectural restoration.
2. ARGOMENTI TRATTATI NEL MODULO:
verranno trattati argomenti immediatamente riferibili alla applicazione sul campo, per la redazione del progetto di restauro del caso studio, oggetto del laboratorio.
- Le Carte Internazionali del Restauro nello specifico riferimento ai problemi strutturali.
- I concetti di materiale, struttura e costruzione. L’analisi del comportamento delle strutture in relazione alla natura del materiale. Modelli di comportamento elastico-lineari, elasto-plastici ed elasto-fragili.
- Il materiale murario: La muratura come materiale non reagente a trazione. Suoi modelli di comportamento meccanico.
- Le lesioni e il loro monitoraggio.
- Caratterizzazione meccanica delle murature.
- Prove NDT e PNDT.
- Cedimenti fondazionali.
- I meccanismi di collasso di archi, volte e cupole in muratura. Metodi di calcolo premoderni e analitici per la loro analisi e prevenzione.
- Le strutture soggette a schiacciamento
- Le strutture in legno
- Tecniche di consolidamento di pareti murarie, archi, volte, fondazioni storiche, strutture in legno.
3. PREREQUISITI
E’ richiesta una buona conoscenza dei fondamenti della statica grafica e analitica e della scienza delle costruzioni e delle caratteristiche costruttive dell'edilizia storica. Naturalmente anche una buona conoscenza della lingua italiana scritta e parlata, con particolare riferimento agli studenti stranieri.
4. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
La didattica é organizzata in lezioni teoriche ed esercitazioni in aula, cui farà seguito lo studio relativo al caso studio. A questo scopo, gli studenti si dovranno organizzare in gruppi di 3-4 persone, con specifiche caratteristiche di propensione al lavoro di gruppo. Secondo le indicazioni del Presidente del Corso di Laurea, Prof.ssa Maria De Santis: (...) il carico didattico e la sua organizzazione deve essere calibrato per risolvere tutti gli esami nella sessione successiva alla fine del semestre; oltre tale data sono ammessi esami solo a discrezione della commissione valutando particolari ed eccezionali motivi che ne abbiano impedito la conclusione.
5. TEMA DELL'ESERCITAZIONE PROGETTUALE
Il tema che si propone per l’anno 19-20 é in fase di definizione tra “Il Cimitero Dei Ciliegi a Figline Valdarno” e/o “l’ex Spedale di Sant’Antonio in Lastra a Signa”. Gli studenti saranno avvisati per tempo.
6. MODALITA' D'ESAME
Agli studenti dell'intero corso, al momento della data fissata per l'esame finale del Laboratorio, sarà richiesto, per il modulo in oggetto, un totale di 8 tavole formato A1 e una relazione tecnica esplicativa, presentati sia in forma cartacea che su un DVD. Gli studenti, come é consuetudine del laboratorio, si presenteranno all'esame organizzati per gruppi ed esporranno di fronte alla commissione il loro lavoro di gruppo. Cionondimeno la valutazione deve essere individuale e pertanto, per il modulo in oggetto, nella stessa sede d'esame saranno effettuate domande specifiche ai singoli, partendo da spunti del lavoro di gruppo presentato.
7. PROVA DI VALUTAZIONE IN ITINERE
Sarà effettuata, per il modulo in oggetto, una prova di valutazione in itinere, consistente in numero di 20 domande sulla parte teorica del corso, sia multirisposta che a risposta libera. Durante il corso saranno forniti esempi relativi ad anni accademici precedenti. Alla prova, individuale, verrà dato un giudizio qualitativo, il quale contribuirà a stabilire la valutazione finale in sede d'esame. La prova, per questo modulo, é obbligatoria e pregiudiziale al potersi presentare all'esame finale. Il periodo indicativamente previsto per la prova, secondo il calendario didattico é fine maggio 2018.
8. FREQUENZA ALLE LEZIONI FRONTALI
Si ricorda che la frequenza é obbligatoria. L'accertamento delle presenze sarà effettuato, per
ogni lezione di 4 ore, con appello nominale in aula. Cionondimeno é ammesso un 25% di assenza, giustificate o ingiustificate, pari 3 lezioni da 4 ore. Un numero maggiore di assenze compromette il diritto all'esame.
9. COMUNICAZIONI DOCENTE-DISCENTE
Le comunicazioni per posta elettronica dovranno avvenire esclusivamente attraverso l'indirizzo istituzionale di Unifi: nome.cognome@stud.unifi.it. Fanno deroga a questa norma gli studenti in mobilità internazionale, non effettivamente iscritti ad un intero corso di laurea, per i quali si utilizzerà un loro indirizzo personale.
10. CALENDARIO DELLE LEZIONI DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEL MODULO
Si esauriranno le comunicazioni teoriche di base nel piu’ breve tempo possible, accompagnando poi le comunicazioni teoriche di approfondimento al lavoro sul campo del caso studio. Il calendario previsto sara organizzato via via.
11. BIBLIOGRAFIA
Di carattere generale:
E. Benvenuto, “La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico”, Ed. Sansoni, Firenze, 1981, collocazione: DEWEY624.17109 BENVE, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
S. Di Pasquale, “L'arte del costruire: tra conoscenza e scienza”, Marsilio Editori, Venezia, 1996, collocazione: DEWE1721.09 DIPAS, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
G. Rocchi, “Istituzioni di restauro dei beni architettonici”, Hoepli, Milano 1985, collocazione: DEWEY720.288 ROC01g, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
Giuffrè, “La meccanica nell’architettura. La statica”, NIS, Roma, 1986, collocazione: DEWEY624.171 GIU01c, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
Essenziale:
G. Croci, “Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici”, UTET, Torino, 2001, collocazione: DEWEY720.288 CROCG, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
G. Cigni, “Il consolidamento murario: tecniche di intervento”, Edizioni Kappa, Roma, 1978, collocazione: CONS 693.10288CIGNG, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
M. Mariani, “Trattato sul Consolidamento e Restauro degli Edifici in Muratura”, Edizioni Dei Tipografia del Genio Civile, Roma, 2006, Collocazione DEWEY 690 24, Servizio Bibliotecario di Ateneo.
M.Paradiso, G.Tempesta, S.Galassi, F. Pugi: “Sistemi voltati in muratura. Teoria e applicazioni.”, Edizioni Dei-Tipografia del Genio Civile, Roma, 2007, collocazione: DEWEY624.1775, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
P.Cicchiello: “Diagnostica Strutturale”, Maggioli Editore, San Marino, 2010, ISBN: 978-88-387-5663-5, collocazione DEWEY624.171 Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
Programma del corso - Parte B
Programma dettagliato (Ugo Tonietti)
I. FONDAMENTI TEORICI
A. Lettura del costruito storico
1. Lettura di costruzioni storiche: statica delle murature, tecniche e culture costruttive
2. Comportamento del materiale murario. Cenni sul comportamento sismico
3. Cenni di diagnostica, di indagine sui materiali e sulle strategie di valutazione strutturale. Linee guida per gli interventi di consolidamento.
4. Casi di studio
B. Procedure di verifica e di dimensionamento
1. Tracciamento della curva delle pressioni per le strutture ad arco o voltate (attraverso l'impiego del poligono funicolare condizionato)
2. Verifica di elementi trave nei solai. Dimensionamento dei rinforzi
3. Progettazione di tiranti e capo-chiave
4. Applicazione dell'Indice di Qualità Muraria (IQM) in funzione dei diverse apparecchiature e tecniche realizzative
5. Meccanismi di danno elementari e loro impiego in situazioni semplici di esposizione al sisma
6. Cenni alla normativa vigente
II. PROGETTAZIONE DELL' INTERVENTO DI RINFORZO
Sulla base del tema prescelto e della articolazione del lavoro tra i gruppi, ogni gruppo dovrà intraprendere:
1. attività di conoscenza (ricerca storica, rilievo con controllo dei dati eventualmente forniti, ricostruzione delle fasi costruttive, rilievo dei materiali e delle tecniche realizzative, quadro fessurativo e dei dissesti)
2. indagini statiche (e valutazione dell'IQM)
3. individuazione delle criticità; diagnosi
4. progetto di consolidamento
Programma del corso - Parte C
I. FONDAMENTI TEORICI
A. Lettura del costruito storico
1. Lettura di costruzioni storiche: statica delle murature, tecniche e culture costruttive
2. Comportamento del materiale murario. Cenni sul comportamento sismico
3. Cenni di diagnostica, di indagine sui materiali e sulle strategie di valutazione strutturale. Linee guida per gli interventi di consolidamento.
4. Casi di studio
B. Procedure di verifica e di dimensionamento
1. Tracciamento della curva delle pressioni per le strutture ad arco o voltate (attraverso l'impiego del poligono funicolare condizionato)
2. Verifica di elementi trave nei solai. Dimensionamento dei rinforzi
3. Progettazione di tiranti e capo-chiave
4. Applicazione dell'Indice di Qualità Muraria (IQM) in funzione dei diverse apparecchiature e tecniche realizzative
5. Meccanismi di danno elementari e loro impiego in situazioni semplici di esposizione al sisma
6. Cenni alla normativa vigente
II. PROGETTAZIONE DELL' INTERVENTO DI RINFORZO
Sulla base del tema prescelto e della articolazione del lavoro tra i gruppi, ogni gruppo dovrà intraprendere:
1. attività di conoscenza (ricerca storica, rilievo con controllo dei dati eventualmente forniti, ricostruzione delle fasi costruttive, rilievo dei materiali e delle tecniche realizzative, quadro fessurativo e dei dissesti)
2. indagini statiche (e valutazione dell'IQM)
3. individuazione delle criticità; diagnosi
4. progetto di consolidamento