Programma d'esame:
- Gershon Shaked, "Narrativa ebraica moderna. Una letteratura nonostante tutto", Milano, Terra Santa 2011;
- i testi esaminati durante il corso.
- 2 articoli a scelta tra quelli riportati nella sezione "Letteratura secondaria".
Letteratura secondaria:
- Gila Ramras-Rauch, "Aharon Appelfeld: The Holocaust and Beyond", Bloomington-Indianapolis, Indiana University Press 1994 (capp. 1-2; 13; 15).
- Ead., “Aharon Appelfeld: A Hundred Years of Jewish Solitude”, «World Literature Today» 72/3 (1998), pp. 493-500.
- Yigal Schwartz, "Aharon Appelfeld: From Individual Lament to Tribal Eternity", Hanover-London, Brandeis University Press 2001 (cap. 2).
- Gershon Shaked, Barbara Mann, Gilead Morahg, “Appelfeld and His Times: Transformations of Ahashveros, the Eternal Wandering Jew”, «Hebrew Studies» 36 (1995), pp. 87-100.
- Gershon Shaked, "Requiem la'am hayehudi sheneherag (Aharon Appelfeld), in Hasipporet ha'ivrit 1880-1980, 5. beharbe 'eshnabim beknisot tzedadiyot" ("Hebrew Fiction 1880-1980, vol. 5, Through Many Hatches and Side Entrances"), Yerushalayim-Tel Aviv, Hakibbutz hameuchad-Keter 1998, pp. 235-273.
- Emily Miller Budick, "Aharon Appelfeld’s Fiction. Acknowledging the Holocaust", Bloomington-Indianapolis, Indiana University Press 2005 (capp. 1-2).
- Lara Tavarnesi, "Raccontare la catastrofe: il «problema» della Shoah nella letteratura israeliana contemporanea", «Materia Giudaica» XV-XVI (2010-2011), pp. 545-554;
- Gabriella Moscati Steindler, "Sho'ah e immaginario nella letteratura israeliana", in Paolo Amodio, Romeo De Mano, Giuseppe Lissa (a cura di), "La Sho'ah tra interpretazione e memoria", Atti del Convegno Internazionale, Napoli, Vivarium 1997, pp. 255-270;
- Eadem, "Catarsi nazionale e catarsi individuale: il dramma della Sho'ah in Israele", in Francesco Aspesi, Vermondo Brugnatelli, Anna Linda Callow, Claudia Rosenzweig (a cura di), "Il mio cuore è a Oriente", Quaderni di Acme 101, Milano, Cisalpino 2008, pp. 709-718;
- Leo Yudkin (a cura di), "Hebrew Literature in the Wake of the Holocaust", London, Associated University Press 1993;
- Zoe Vania Waxman, "Writing the Holocaust. Identity, Testimony, Representation", Oxford, Oxford University Press 2006;
- Asher Salah, "La Shoah nel cinema israeliano", in Marta Baiardi, Alberto Cavaglion (a cura di), "Dopo i testimoni. Memorie, storiografie e narrazioni della deportazione razziale", Roma, Viella 2014;
- Vittorio Dan Segre, "Le metamorfosi di Israele", Torino, UTET 2006;
- George Bensoussan, "Usi e abusi della memoria della Shoah in Occidente" in Marta Baiardi, Alberto Cavaglion (a cura di), "Dopo i testimoni. Memorie, storiografie e narrazioni della deportazione razziale", Roma, Viella 2014.
Obiettivi Formativi
Le 15 ore del Laboratorio sono dedicate alla narrativa israeliana contemporanea avente come tema centrale la Shoà e consentiranno agli studenti di:
a. acquisire i fondamenti della letteratura israeliana di età contemporanea dedicata alla Shoà.
b. padroneggiare le problematiche metodologiche inerenti alla letteratura come testimonianza.
c. sviluppare le proprie capacità di lettura e analisi critica dei testi in lingua originale.
Prerequisiti
È richiesta una conoscenza di base della lingua ebraica.
Metodi Didattici
Il corso sarà erogato in modalità a distanza, secondo le linee guida definite dall'ateneo per contrastare la diffusione della pandemia da SARS-CoV-2. Gli studenti interessati sono invitati ad iscriversi al Laboratorio su MOODLE. Per accedere alle lezione occorre cliccare sul link "Lezioni online con Webex" reperibile all'interno della pagina MOODLE del corso.
Il corso sarà articolato in due parti:
1. una parte teorica (6 ore);
2. una parte di lettura e analisi critica di una selezione di testi (9 ore).
Altre Informazioni
Il modulo ha una durata di 15 ore di lezione, tenute nella seconda parte del semestre dal Prof. Legnaioli dal 4 maggio 2021.
Modalità di verifica apprendimento
Gli esami saranno svolti in modalità a distanza, secondo le disposizioni reperibili sul sito UNIFI e della Scuola di Studi Umanistici e della Formazione.
L'esame prevederà un colloquio orale articolato in tre parti, delle quali le prime due copriranno la bibliografia assegnata (si veda la sezione "Testi di riferimento"), mentre l'ultima riguarderà i testi analizzati a lezione:
1. principali correnti e tendenze della narrativa israeliana contemporanea (Shaked);
2. modalità di narrazione della Shoà in Israele e problemi inerenti + tema relativo alla lettura a scelta.
3. lettura, traduzione e analisi critica di alcuni passi tra quelli esaminati durante le lezioni.
La valutazione finale non è espressa in trentesimi, ma, trattandosi di un laboratorio, verrà stabilita l'idoneità dei candidati sulla base delle risposte fornite per le tre parti elencate.
I candidati devono dimostrare:
1. la conoscenza dei concetti fondamentali della storia della narrativa israeliana contemporanea;
2. la capacità di leggere, tradurre e commentare testi letterari in ebraico con autonomia critica e servendosi del linguaggio tecnico-specialistico appropriato;
3. adeguate capacità di sintesi ed analisi.
Programma del corso
«MIO PADRE ERA UN ARAMEO ERRANTE». SRADICAMENTO E ASSIMILAZIONE NELL'OPERA DI AHARON APPELFELD.
Il corso prenderà in esame il ruolo che la narrativa di Aharon Appelfeld ha ricoperto all'interno del panorama letterario israeliano, in particolare dagli esordi fino agli anni Ottanta. Attraverso la lettura di passi tratti da alcune delle opere dell'autore originario della Bucovina si delineerà l'opposizione sistematica alla "macrotrama sionista" (Shaked 1998) allora dominante, mettendone, tuttavia, in luce la profonda ambivalenza che si rivela nello sguardo critico riservato all'ebraismo europeo assimilato. Compiendo un percorso a ritroso in cerca delle proprie radici, Appelfeld rappresenta l'ebraismo europeo assimilato come già sulla via dell'auto-annientamento identitario, precorrendo il destino di distruzione che la Germania nazista porrà in atto.