Insegnamento mutuato da: B027699 - GIUSTIZIA COSTITUZIONALE COMPARATA Laurea Magistrale Ciclo unico 5 anni in GIURISPRUDENZA
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Contenuto del corso
Il corso si propone di studiare i modelli di giustizia costituzionale, la loro evoluzione storica e reciproca influenza, il loro attuale funzionamento e le loro peculiarità in un’ottica comparatistica. Saranno approfonditi e messi a confronto ordinamenti specifici.
Gli ordinamenti presi in considerazione saranno analizzati anche facendo ampio ricorso a casi giurisprudenziali relativi ad alcune tematiche comuni.
Programma per i frequentanti:
- gli studenti che abbiano frequentato regolarmente sosterranno l'esame sugli appunti tratti dalle lezioni e sugli eventuali materiali indicati dai docenti all'inizio del corso.
Programma per i non frequentanti:
A) M. Caielli e E. Palici di Suni, La Giustizia Costituzionale nelle democrazie contemporanee, Wolters Kluwer Italia, 2017;
B) A. Di Martino, Le opinioni dissenzienti dei giudizi costituzionali, Napoli, Jovene, 2016
Cap. I (Par. 6-7 pp. 56-64), Cap. IV e Cap V.
Obiettivi Formativi
L’insegnamento è volto a fornire agli studenti una conoscenza dei principali sistemi di giustizia costituzionale in un’ottica comparatistica. L’insegnamento è volto altresì a fornire la capacità di riconoscere e comparare profili quali la composizione, struttura e funzionamento dei principali sistemi di giustizia costituzionale, l’efficacia delle sentenze e il loro ruolo nelle rispettive forme di governo e di stato.
Gli studenti saranno in grado di ricercare autonomamente e analizzare casi giurisprudenziali al fine di verificare analogie e differenze tra gli approcci istituzionali ed ermeneutici dei diversi modelli di giustizia costituzionale e di cogliere le dinamiche interne ai modelli con riferimento alle modalità di accesso alla giustizia e alle reciproche influenze con le altre corti costituzionali e con le corti sovranazionali europee.
Saranno anche capaci di comparare i principali modelli di giustizia costituzionale con riferimento a temi comuni e centrali della giustizia costituzionale (accesso alla giustizia, giudici e processo democratico, ruolo della dissenting opinion, tutela dei diritti fondamentali, utilizzo del metodo comparativo come canone ermeneutico, dialogo tra le corti etc.) e di riflettere criticamente sulle linee evolutive interne ai modelli e sui trend di convergenza/divergenza a livello europeo e globale.
Prerequisiti
Per sostenere l'esame occorre avere superato Diritto costituzionale generale e Diritto privato I. E' fortemente raccomandato il superamento di Sistemi giuridici comparati.
Tali requisiti non si applicano agli studenti che partecipano ai programmi di scambio (ad esempio Erasmus+).
Metodi Didattici
L’insegnamento è in forma seminariale.
Ci saranno anche alcune lezioni frontali e alcune lezioni tenute da docenti ed esperti stranieri invitati di volta in volta. Saranno discussi materiali e sentenze distribuiti in anticipo.
Gli studenti sono costantemente sollecitati ad esprimere le proprie opinioni e a confrontare le conoscenze già possedute con le nuove informazioni acquisite durante le lezioni.
Agli studenti frequentanti all’inizio del corso sarà distribuito il programma dettagliato delle lezioni.
Modalità di verifica apprendimento
Per gli studenti frequentanti:
Partecipazione alla discussione in classe e relazione orale da presentarsi durante il corso a partire da una bibliografia distribuita in anticipo.
In particolare, la relazione consiste nell’approfondimento di uno specifico sistema di giustizia costituzionale straniero (inquadramento costituzionale, sistema delle fonti, forma di governo, composizione e funzioni della corte costituzionale, efficacia delle sentenze etc.) oppure nell’approfondimento di un tema di giustizia costituzionale in un’ottica comparatistica (accesso alla giustizia, tutela dei diritti fondamentali, collegialità e dissenting opinion, dialogo tra le corti, comunicazione e giustizia etc.).
A partire da una bibliografia di base suggerita in anticipo, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di ampliare la bibliografia, ricercare e analizzare casi giurisprudenziali, approfondire criticamente e in un’ottica comparatistica il tema assegnato e di esporre oralmente in classe il proprio lavoro, anche mediante l’utilizzo di slide. Dovrà dimostrare di saper lavorare in gruppo coordinandosi con i colleghi e di stimolare il dibattito in classe.
Studenti non frequentanti:
L’esame ha forma orale e solitamente consiste in due o tre domande.
La prima domanda ha carattere generale, in modo da consentire allo studente di dimostrare non solo le conoscenze acquisite ma anche la capacità di effettuare collegamenti fra le varie parti del programma applicando il metodo comparativo.
La seconda domanda ha carattere più puntuale e verte su un specifico modello o tema affrontato a lezione.
La terza domanda è rivolta a discrezione del docente quando emerga ancora un profilo di incertezza sulla valutazione da assegnare, ad esempio in ragione del significativo divario tra la valutazione delle due domande già rivolte.
La valutazione è sufficiente se tutte le risposte risultano sufficienti e se, nel complesso, non emergano lacune gravi o errori grossolani. La valutazione è ottima se tutte le risposte sono esaustive e dimostrano capacità di analisi critica e proprietà di linguaggio.
Programma del corso
Il corso si propone di studiare i modelli di giustizia costituzionale nella loro prospettiva storica e nel loro attuale
funzionamento.
Dopo un'introduzione di carattere generale volta ad individuare i macro-modelli e i loro fondamenti teorici, l'attenzione si concentrerà sulle concrete esperienze di giustizia costituzionale.
In primo luogo, verrà descritto il sistema degli Stati Uniti e degli altri ordinamenti che hanno adottato un controllo diffuso di
costituzionalità delle leggi (Grecia, Irlanda,
Paesi scandinavi da un lato, Canada e Australia dall'altro).
In secondo luogo, verranno descritti i sistemi accentrati dell'Europa continentale con particolare riguardo alle esperienze più significative (Austria, Germania, Spagna, Portogallo) e prendendo in considerazione anche i paesi ex socialisti.
Infine verranno messe in evidenza le peculiarità dell'ordinamento francese e, tra i Paesi ove è assente un controllo di costituzionalità delle leggi, verrà
studiato il caso dell'Inghilterra alla luce dello Human Rights Act (1998) e del Constitutional Reform Act (2005).
I modelli saranno analizzati facendo ampio
ricorso a casi giurisprudenziali relativi ad alcuni temi (interruzione volontaria della gravidanza, eutanasia; genere
e orientamento sessuale; finanziamento pubblico ai partiti; leggi elettorali) che consentiranno di verificarne i diversi
approcci ermeneutici. Inoltre saranno anche approfondite alcune questioni teoriche relative al ruolo delle corti costituzionali nel processo democratico, collegialità e dissenting opinion, apertura e chiusura delle corti nel dialogo globale.
Dalla descrizione dei modelli emergerà il ruolo della giustizia costituzionale nella definizione dell'assetto della forma
di stato e di governo. Tenderanno ad emergere altresì da un lato le problematiche relative ai rapporti "verticali" tra corti costituzionali ed istanze giurisdizionali sovranazionali e internazionali, dall'altro quelle relative ai rapporti "orizzontali" ovvero al dialogo tra corti costituzionali.