Il corso ha carattere monografico ed è dedicato ai fenomeni di persecuzione delle minoranze interne, agli spostamenti forzati di popolazione, ai processi genocidari sviluppatisi nel corso del XX secolo, con una particolare attenzione al contesto europeo e alla prima metà del secolo. Di quei fenomeni indaga le molteplici causalità, i principali attori politico-istituzionali, le diverse processualità, le connotazioni ideologiche, sia in termini generali sia affrontando casi specifici.
Ai fini dell'esame, gli studenti frequentanti devono redigere una tesina concordata con il docente e prepararsi sugli appunti presi a lezione e sui seguenti due volumi: Dan Diner, Raccontare il Novecento. Una storia politica (Garzanti) [soltanto l'Introduzione e i capitoli 1, 2 e 4]; Bernard Bruneteau, Il secolo dei genocidi (il Mulino).
Gli studenti che NON frequentano le lezioni devono prepararsi sui due volumi sopra indicati e anche su un un testo a scelta tra i due seguenti: Antonio Ferrara e Niccolò Pianciola, L'età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa, 1853-1953 (Il Mulino), oppure, in alternativa, Jacques Semelin, Purificare e distruggere. Usi politici dei massacri e dei genocidi (Einaudi).
Obiettivi Formativi
Una conoscenza avanzata della storia dei processi genocidiari del secolo Ventesimo, comprensiva della capacità individuare e analizzare le fonti e di organizzare e realizzare autonomamente una ricerca in questo ambito di studi e di sporne e discuterne i risultati in forma orale e scritta.
Prerequisiti
Conoscenze qualificate di storia contemporanea, sociologia e scienza della politica quali si possono acquisire in un corso di laurea di primo livello.
Metodi Didattici
Lezioni frontali e attività seminariali comprensive di interventi orali e
scritti degli studenti.
Altre Informazioni
Il corso si svolgerà nel secondo e terzo modulo del primo semestre. Le lezioni avranno inizio dunque lunedì 15 ottobre.
Modalità di verifica apprendimento
Ai fini dell'esame, gli studenti frequentanti devono redigere una tesina concordata con il docente e prepararsi sugli appunti presi a lezione e sui seguenti due volumi: Dan Diner, Raccontare il Novecento. Una storia politica (Garzanti) [soltanto l'Introduzione e i capitoli 1, 2 e 4]; Bernard Bruneteau, Il secolo dei genocidi (il Mulino).
Gli studenti che NON frequentano le lezioni devono prepararsi sui due volumi sopra indicati e anche su un un testo a scelta tra i due seguenti: Antonio Ferrara e Niccolò Pianciola, L'età delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa, 1853-1953 (Il Mulino), oppure, in alternativa, Jacques Semelin, Purificare e distruggere. Usi politici dei massacri e dei genocidi (Einaudi).
L'esama si svolge in forma orale e verte sui temi trattati a lezione e sul contenuto dei libri sopra indicati. La valutazione della tesina (da inviarsi per email al docente una settimana prima dell'appello prescelto) consente di incrementare da 1/30 a 3/30 la valutazione dell'esame orale. Una attiva partecipazione alle attività seminariali in classe contribuisce ulteriormente ad una valutazione positiva.
Programma del corso
La prima parte del corso è introduttiva alla storia europea della prima metà del Ventesimo secolo, con attenzione particolare alle tematiche della crisi e disgregazione dei grandi imperi e alla coeva costruzione degli stati nazionali. In questa prospettiva, si dedicherà particolare attenzione ai processi di identificazione dei nemici interni e alla violenza esercitata in forma organizzata nei confronti dei civili inermi e delle minoranze, sia nei periodi di conflittualità bellica, sia negli anni precedenti e seguenti i principali conflitti interstatali del periodo considerato.
La seconda parte del corso è dedicata ad analizzare la stato degli studi sui temi delle migrazioni forzate, dei conflitti etnico-nazionali, dei genocidi, facendo riferimento alle principali questioni tematiche e concettuali e alle più significative proposte interpretative.
La terza parte approfondisce alcuni casi di migrazioni forzate e processi genocidiari di maggior rilievo, sia nel contesto europeo (Armeni, Ebrei, Serbi, musulmani di Bosnia), sia extra-europei (Ruanda).
La quarta parte è dedicata alla esposizione e discussione di diversi casi di studio, relativi all'intero Ventesimo secolo e al contesto globale, quali, ad esempio, l'Holodomor ucraino, i greci in Medio Oriente, gli italiani dall'Alto adriatico, i tedeschi dall'Europa centrale, la Cambogia.