Il corso prenderà in esame il Concilio Vaticano II sotto il profilo sia delle procedure che del dibattito interno, collocandolo nel contesto della storia sociale, culturale e politica della seconda metà del XX secolo.
In considerazione dei metodi didattici e delle modalità della prova di esame, ciascuno studente dovrà concordare con la docente la fonte sulla quale avrà scelto di lavorare e la corrispettiva bibliografia di approfondimento. L’entità di quest’ultima dipenderà dal numero di presenze dello studente (si vedano le modalità di verifica).
Si segnalano invece le principali opere di riferimento del corso, che hanno funzione di primo orientamento per lo studio del Concilio. La docente guiderà gli studenti al loro utilizzo, anche in vista della prova di esame:
- Storia del Concilio Vaticano II, a cura di G. Alberigo, 5 volumi, Il Mulino, Bologna 1995-2001.
- Atlante storico del Concilio Vaticano II, a cura di F. Ruozzi - E. Galavotti, Jaka Book, Milano 2015
Obiettivi Formativi
Il corso di propone di fare acquisire agli studenti:
- una conoscenza critica di temi e problemi del cattolicesimo contemporaneo considerati anche in un’ottica di “global history”
- la conoscenza delle fonti e degli strumenti per lo studio dello specifico oggetto del corso, nonché degli esiti più recenti e rilevanti della ricerca storica su di esso
- la capacità di collocare l’evento nel contesto degli sviluppi della storia delle chiese cristiane e dei rapporti tra esse nel corso del XX secolo
- la capacità di collocare l’oggetto del corso nel contesto della storia sociale, culturale e politica mondiale della seconda metà del XX secolo
- la capacità di applicare le conoscenze acquisite nell’analisi critica di una fonte in vario modo riferibile all’oggetto suddetto
Prerequisiti
Buona conoscenza della storia moderna e contemporanea e della storia del cristianesimo nei medesimi archi cronologici.
Metodi Didattici
Lezioni frontali, incontri con specialisti, esercitazioni sulle fonti
Altre Informazioni
Il corso ha inizio il 26 aprile 2018 e si svolge con orario 15-17 dal mercoledì a venerdì a palazzo Fenzi, aula 13.
Nel periodo delle lezioni la docente riceve il giovedì dalle 12,15 alle 14,15.
Per un’equa distribuzione del carico didattico, saranno quotidianamente prese le firme degli studenti e la consistenza del materiale da portare all’esame dipenderà dal numero di presenze.
Modalità di verifica apprendimento
La prova di esame prevede una relazione scritta, tra le 35.000 e le 50.000 battute, che sarà anche oggetto di discussione in sede di colloquio orale. La relazione deve avere come oggetto una fonte attinente al tema del corso e deve essere concordata con la docente entro le prime due settimane di lezione. Essa dovrà essere esaminata tenendo conto dei contenuti trasmessi durante il corso e con il supporto di una bibliografia di approfondimento che, per gli studenti che avranno frequentato tutte le lezioni, si aggirerà attorno alle 500 pagine. Per ciascuna assenza si computa un saggio o capitolo aggiuntivo tra le 20 e le 30 pagine.
Nella relazione scritta (e nella discussione orale sulla stessa) lo studente dovrà mostrare di avere acquisito:
- conoscenza e comprensione dei contenuti del corso
- conoscenza delle fonti e degli strumenti per lo studio dello specifico oggetto del corso, nonché degli esiti più recenti e rilevanti della ricerca storica su di esso
- capacità di collocare il Concilio Vaticano II nel contesto degli sviluppi della storia delle chiese cristiane e dei rapporti tra esse nel corso del XX secolo
- capacità di collocare il Concilio Vaticano II nel contesto della storia sociale, culturale e politica mondiale della seconda metà del XX secolo
- capacità di organizzare discorsivamente le conoscenze acquisite e di esporle con un linguaggio corretto e un lessico appropriato
Programma del corso
Il concilio Vaticano II sarà preso in esame sotto il profilo delle procedure, del dibattito interno e dei contenuti dei principali documenti. Poiché l’assemblea conciliare riunì a Roma vescovi di tutto il mondo, vide la presenza alle discussioni di osservatori non cattolici e fu oggetto di costante attenzione da parte della stampa internazionale, il suo studio richiede necessariamente un approccio di “storia globale”. Per una più profonda comprensione dei temi e problemi affrontati nel dibattito interno saranno presi in esame anche momenti, aspetti e sviluppi della storia culturale del cattolicesimo novecentesco che li anticipano.