Insegnamento mutuato da: B004278 - ARCHIVISTICA Laurea Triennale (DM 270/04) in STORIA E TUTELA DEI BENI ARCHEOLOGICI, ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI Curriculum BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
ANTONIO ROMITI, Archivistica generale, Lucca, Civita editore, 2011.
GINO BADINI, Archivi e Chiesa, Bologna, Pàtron, 2005, pp. 105-172.
FABIO DEL GIUDICE, L'archivio storico della Banca di Roma: promozione culturale e informatizzazione, in "Quaderni della Fondazione Piaggio", II(2004), pp. 129-144.
TOMMASO FANFANI, Gli archivi d'impresa: un modo di conservazione della memoria, in "Quaderni della Fondazione Piaggio", II(2004), pp. 13-27.
PATRIZIA FERRARA, L'Archivio centrale dello Stato:storia interna ed attività, in L'Archivio centrale dello Stato (1953-1993), Ministero beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i Beni Archivistici, 1993, pp. 173-214.
LAURA GIAMBASTIANI, La struttura dell'Archivio preunitario del Comune di Bagni di Lucca, in Modelli a confronto. Gli archivi storici comunali della Toscana, Firenze, Edifir, 1996, pp. 139-147.
LAURA GIAMBASTIANI, Gli archivi familiari: note e osservazioni, in L'archivio della Famiglia Paternò Castello, Catania, Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale ed., 2012, pp. 8-16.
ROBERTO NAVARRINI, La conservazione dei documenti. Principio fondamentale nell'evoluzione della società, in Memoria e futuro dei documenti su carta, Udine, Forum, 2002, pp. 69-77.
ANTONIO ROMITI, Tra archivi e biblioteche: i "fondi archivistici" ed i "fondi misti", in Una mente colorata, Roma, Vecchiarelli, 2007, pp. 735-748.
ANTONIO ROMITI, Archivi politici tra passato e futuro, in Archivi politici:realtà a confronto, Firenze, Polistampa, 2011, pp. 17-30.
ANTONIO ROMITI, Gli archivi domestici e personali tra passato e presente, in Archivi nobiliari e domestici. Conservazione, metodologie di riordino e prospettive di ricerca storica, Udine, Forum, 2000, pp. 13-31.
Obiettivi Formativi
di conoscenza
il corso intende offrire una preparazione di base sulla storia dell'archivistica;
di competenza
- conoscenza di base della storia dell'archivistica;
- acquisizione di alcuni concetti di base e della terminologia specifica archivistica;
- conoscenza dei principali strumenti bibliografici e informatici per lo studio della disciplina;
di comportamento
- stimolo all'uso consapevole della struttura universitaria, del CdS, degli strumenti di orientamento e di gestione della carriera studentesca;
- stimolo a comportamenti di partecipazione intellettuale e a un corretto e proficuo rapporto docente-discente;
- stimolo ad un uso civile e condiviso delle risorse di studio del CdS e della Scuola.
Metodi Didattici
Le lezioni sono a carattere frontale; prevedono un parziale uso di strumenti informatici dei quali si mostrerà il funzionamento essenziale durante il corso.
Altre Informazioni
Si ricorda che è richiesta una frequenza obbligatoria per i 2/3 delle lezioni. Non sono previste modalità di esame da non frequentante se non per gli studenti con iscrizione part-time (che devono prendere contatto con il docente all'inizio del corso per concordare un programma specifico).
Modalità di verifica apprendimento
L'esame si svolgerà solo in forma orale, anche per gli studenti non frequentanti o dei programmi di scambio (Erasmus e altri). La prova si articolerà su tre domande sulle seguenti specifiche parti del corso: 1) introduzione metodologica e strumenti; 2) grammatica storica; 3) storia della lingua e della sua formazione. Le tre specifiche parti potranno eventualmente essere verificate con una o due domande articolate, che coprano tutti gli ambiti. Durante la prova si potrà richiedere allo studente l'analisi dei materiali discussi a lezione e resi disponibili attraverso la piattaforma e-learning del corso.
È necessario dimostrare un livello sufficiente di preparazione in tutte e tre le parti per superare la prova.
La valutazione finale è costituita dall'insieme delle valutazioni ottenute nelle tre parti.
La prova mira a verificare:
- la conoscenza dei concetti-base della storia della lingua italiana e delle sue varietà;
- la capacità di riconoscere e descrivere struttura e tipologia degli strumenti linguistici, cartacei e digitali;
- la capacità di riconoscere e descrivere fenomeni (lessicali, morfologici, sintattici, testuali) dell'italiano nel corso della sua storia;
- la capacità di usare in modo appropriato la terminologia della disciplina.