Il corso fa parte delle lauree universitarie di area sanitaria; appartiene alla classe delle lauree magistrali delle professioni sanitarie:
I laureati della terza classe della Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 1, possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe (Tecnico audiometrista, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico sanitario di radiologia biomedica, Tecnico di neurofiopatologia).
Al termine del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche il professionista ha sviluppato competenze finalizzate a ricoprire funzioni dirigenziali negli enti di assistenza, ricerca e formazione ai vari livelli della complessità organizzativa e gestionale; funzioni tutoriali e di docenza nei corsi universitari; funzioni di formatore nell'ambito dei servizi sanitari e socio-sanitari; funzioni di ricerca in ambito universitario e dei servizi sanitari e socio-sanitari
Lo sviluppo di tali competenze è garantito da un approccio metodologico del corso fondato sull'analisi e la certificazione delle competenze. Gli obiettivi formativi del corso saranno finalizzati, quindi, al raggiungimento tramite l'attività di didattica di aula, laboratori, simulazioni e tirocini delle competenze appartenenti alle seguenti Unità Capitalizzabili:
Funzione GESTIONE
Analisi del contesto organizzativo al fine di assumere decisioni strategiche;
Gestione efficace ed efficiente delle risorse assegnate tramite un corretto utilizzo degli strumenti di budgeting e di reporting;
Promozione del cambiamento tramite l'utilizzo di strumenti gestionali della programmazione, pianificazione, organizzazione, valutazione e controllo;
Diffusione della cultura della qualità e della sicurezza all'interno della propria azienda.
Negoziazione, selezione e assegnazione delle risorse del personale in relazione agli standard di competenza professionale e a carichi di lavoro delle specifiche aree assistenziali;
Sviluppo delle conoscenze delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di sé e degli altri;
Gestione di gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali ed organizzativi;
Promozione della salute nella popolazione tramite piani di informazione comunicazione e marketing
Promozione dell'immagine e le esperienze della propria azienda tramite piani di informazione comunicazione e marketing;
Creazione di reti utili alla diffusione delle strategie, obiettivi e risultati aziendali.
Funzione RICERCA
Sviluppo di progetti finalizzati alla promozione dell'innovazione nei percorsi organizzativi, clinici e assistenziali;
Utilizzo e promozione di metodi e strumenti di ricerca;
Innovare, valorizzare e applicare i risultati della ricerca per una crescita complessiva del sistema sanitario e nel contempo per sviluppare nuove possibilità nelle attività di ricerca e di sperimentazione;
Sviluppo di una visione complessiva ed unitaria sempre più intersettoriale e interdisciplinare della ricerca, completando e rilanciando ogni azione di sistema al fine di favorire lo sviluppo delle attività i cui risultati siano di beneficio alla salute delle persone.
Funzione FORMAZIONE
Elaborazione di piani strategici per lo sviluppo del capitale umano;
Valutazione delle competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali;
Definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente;
Progettazione percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi;
Sviluppo di modelli di apprendimento dall'esperienza per condurre processi di formazione professionalizzante;
Applicazione dei modelli e strumenti di valutazione dei processi di apprendimento, dell'efficacia didattica e dell'impatto della formazione sui servizi;
Il Corso formula i propri obiettivi, le modalità e gli strumenti didattici per la verifica dei risultati attesi:
Conoscenza e capacità di comprensione
Sulla base culturale tecnico scientifica già acquisita, il laureato magistrale approfondirà le sue conoscenze formative, sia teoriche che applicate, fino alla completa e salda padronanza delle stesse. Il corso magistrale mira a promuovere le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite, permettendo la riflessione dei fenomeni relativi alla complessità organizzativa sanitaria, intesa come verifica e applicazione di strumenti operativi finalizzati ad una specializzazione coerente alla ricerca di modelli innovativi e risolutivi, oggi sempre più indispensabili, per soddisfare l'esigenze e i bisogni sanitari della popolazione. In questo modo viene a costituirsi una comprensione dinamica dei processi relazionali e creativi, la quale, assieme alla conoscenze acquisite negli ambiti disciplinari previsti da curriculum , favorisce un costante aggiornamento su temi e problematiche multidisciplinari. Il laureato magistrale, con le sue conoscenze e competenze specifiche, dovrà possedere gli strumenti operativi che gli permettono di interpretare la realtà in cui verrà esercitato il suo intervento professionale e dovrà essere in grado di elaborare idee originali anche in un contesto di ricerca. Tali conoscenze specialistiche saranno strutturate in senso professionalizzante mediate una ampia offerta di metodologie didattiche interattive e forme di autoapprendimento guidato. Queste modalità, nel loro complesso, mirano a configurare il profilo di un professionista la cui capacità trovi applicazione nelle più diverse situazioni di interazione organizzativa nell'area tecnico diagnostica. La verifica del conseguimento delle conoscenze e della capacità di comprensione sarà valutata mediante prove orali e scritte, in cui sarà valutata l'acquisizione della padronanza ricettiva e produttiva applicata negli specifici ambiti professionali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Uno dei principali risultati della preparazione fornito dal corso di laurea magistrale sarà quello di permettere al laureato di entrare in contatto con i diversi problemi dell'attuale mondo lavoro con una rilevante predisposizione alla loro comprensione e interpretazione secondo le innumerevoli varianti da essi prospettati. I laureati magistrali dovranno essere capaci di applicare gli strumenti acquisiti in relazione alle seguenti competenze definite per FUNZIONE e area di riferimento:
FORMAZIONE
Elaborare piani strategici per lo sviluppo del capitale umano: rilevare il gap formativo del proprio gruppo di lavoro; elaborare un progetto formativo; costruire percorsi formativi on-line; condurre l'incontro formativo; costruire reti sociali e professionali per la gestione dei piani formativi.
Gestire l'ambito di apprendimento: progettare percorsi di tirocinio; utilizzare le principali metodologie didattiche in maniera appropriata; gestire l'inserimento del personale di nuova assegnazione.
Valutare l'evento formativo: applicare idonei criteri di valutazione della formazione; elaborare piani operativi di valutazione dell'impatto dei percorsi formativi nell'organizzazione e eni gruppi di lavoro.
Gestire i modelli per competenze: effettuare l'analisi giuridica delle figure professionali; individuare le aree di attività caratterizzanti le figure professionali; definire le competenze e le loro componenti.
RICERCA
Gestire l'informazione e la ricerca biomedica: utilizzare i principi di statistica; utilizzare i principi dell'epidemiologia per verificare l'efficacia dell'attività di ricerca; raccogliere dati e informazioni relativi al proprio ambito di competenza per svolgere indagini in relazione ai bisogni sanitari.
Sviluppare progetti di ricerca: utilizzare le metodologia di diffusione dei risultati di ricerca.
GESTIONE
Analizzare il contesto socio-sanitario e professionale: individuare i principali modelli sanitari; analizzare i processi di cambiamento istituzionale e organizzativo del SSN PSR PAL.
Promuovere la cultura della qualità: definire le tipologie di accreditamento e certificazione; promuovere la reingegnerizzazione dei processi.
Gestire il capitale umano: individuare gli obiettivi sanitari in relazione alle risorse disponibili in collaborazione con altri profili; determinare la dotazione organica del servizio di riferimento; definire criteri, indicatori e standard di efficacia ed efficienza; analizzare il clima organizzativo; analizzare criticamente gli aspetti etici e deontologici legati al proprio profilo; analizzare criticamente gli aspetti della responsabilità professionale.
Gestire il rischio clinico: analizzare criticamente gli aspetti del rischio clinico; garantire la protezione degli utenti e degli operatori; definire un piano di sicurezza.
Descrivere il contesto organizzativo: valutare l'impatto di differenti modelli teorici organizzativi e di gestione dei servizi sanitari; realizzare schemi organizzativi innovativi per la gestione dei servizi sanitari; rilevare le aree di cambiamento nell'organizzazione.
Analizzare il contesto organizzativo: individuare gli input, gli output e gli outcome del servizio; formulare le priorità tra problemi utilizzando tecniche di comparazione costo/efficacia; descrivere i processi organizzativi nell'area di riferimento; definire gli obiettivi generali della proprio U.O.; analizzare il diritto sindacale e del lavoro nelle politiche di gestione del personale.
Analizzare l'organizzazione di riferimento: effettuare un'analisi organizzativa; individuare i punti di forza e di debolezza del servizio analizzato; identificare le aree di innovazione e di promozione nel contesto di tirocinio.
Gestire le risorse economiche per il conseguimento di obiettivi nell'area tecnico diagnostica: individuare i meccanismi di finanziamento e di responsabilizzazione delle aziende sanitarie; applicare i principi di efficienza, efficacia ed economicità nelle attività socio sanitarie; analizzare le finalità operative del processo di budget; gestire il budget per il conseguimento degli obiettivi della propria U.O.
Comprendere le caratteristiche dei processi comunicativi e di marketing: definire le strategie di una comunicazione efficace; strutturare percorsi di progettazione sociale con riferimento all'integrazione pubblico/privato; definire obiettivi di marketing per le organizzazioni sanitarie e professionisti sanitari.
A tal fine saranno fornite agli studenti le chiavi interpretative per passare dalla identificazione dei fenomeni sanitari studiati alla comprensione dei meccanismi di utilizzo dei saperi appresi, in piena autonomia operativa. I corsi indirizzeranno lo studente a queste specifiche attitudini e capacità di interpretazione dei fenomeni, attraverso la discussione di budget, percorsi diagnostico terapeutici e processi di miglioramento della qualità da svolgere in classe e/o attraverso lo studio individuale, nonché sfruttando le risorse informatiche e multimediali del polo didattico.
La didattica e le prove di valutazione prevedono oltre alle metodologie tradizionali l'utilizzo di metodologie di tipo attivo tramite discussione di casi, problem based learning, simulazioni, role play prove pratiche ed elaborazione di progetti.
Autonomia di giudizio
Il Corso di Laurea Magistrale, oltre a fornire le varianti scientifiche e culturali per permettere allo studente di essere in grado di padroneggiare o gestire atti, tecnologie e processi all'interno dei diversi contesti sanitari, promuove anche le sue capacità in direzione di autosufficienza. Le situazioni variabili e complesse dell'area tecnico diagnostica richiedono la capacità di valutazioni e giudizi adeguati ed autonomi, e a questo fine lo studente deve sviluppare rigore scientifico, capacità di sintesi e abilità di riflessione in relazione alle seguenti competenze definite per FUNZIONE e area di riferimento:
FORMAZIONE
Gestire l'ambito di apprendimento: utilizzare la formazione come leva dell'apprendimento organizzativo.
Gestire i modelli per competenze: individuare le aree di sviluppo delle figure professionali.
RICERCA
Gestire l'informazione e la ricerca biomedica: implementare la cultura dell'evidenza scientifica all'interno del proprio gruppo professionale.
Sviluppare progetti di ricerca: identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito clinico, organizzativo e formativo; identificare gli indicatori per la valutazione dei risultati della ricerca; realizzare un progetto di ricerca.
GESTIONE
Promuovere la cultura della qualità: identificare aree di miglioramento della qualità; elaborare progetti di miglioramento della qualità; adottare le soluzioni costo/efficacia più appropriate; implementare linee guida.
Gestire il capitale umano: valutare prestazioni e potenzialità dei propri collaboratori; utilizzare lo strumento della delega; elaborare piani di sviluppo dei percorsi professionalizzanti e di carriera del capitale umano.
Gestire il rischio clinico: gestire gli errori attivi e latenti e la prevenzione degli eventi avversi.
Il conseguimento di questi obiettivi si attua attraverso la selezione, l'elaborazione e l'interpretazione di dati (bibliografici, telematici), attività di laboratorio tese ad addestrare alla padronanza di strategie operative di scelta e di valutazione, lavori singoli e di gruppo. Lo studente dovrà sapere comprendere e interpretare documenti settoriali orali e scritti, esprimere sicurezza di giudizio ed essere in grado di interagire proficuamente con interlocutori specialisti.
In questo modo lo studente perverrà ad una elaborazione personalizzata delle competenze acquisite, nonché a formulare, in sicurezza, giudizi in base alle informazioni raccolte nello specifico contesto. Fondamentale strumento di questo conseguimento si configura la tesi di Laurea Magistrale, nella quale dovrà emergere l'attestazione di una capacità di elaborazione critica del materiale indagato, tale da attestare il raggiungimento di una facoltà di ragionamento e di valutazione che rimanga patrimonio dello studente. La valutazione della capacità ed autonomia di giudizio raggiunte sarà effettuata progressivamente negli esami di profitto dei corsi e nella preparazione, stesura e discussione della tesi finale di Laurea Magistrale.
Abilità comunicative
Il Corso di Laurea Magistrale promuove le competenze comunicative e l'abilità di argomentare con efficacia e precisione espressiva. Queste abilità saranno raggiunte specificatamente nelle interazioni docente-studente e particolare attenzione sarà pertanto dedicata alle prove orali che verranno valutate tenendo presente le esigenze di abilità di comunicazione e di interazione sia in situazioni faccia a faccia, sia mediante la presentazione e discussione degli elaborati di tirocinio. A tal fine, lo studente deve sviluppare abilità comunicative in relazione alle seguenti competenze definite per FUNZIONE e area di riferimento:
FORMAZIONE
Elaborare piani strategici per lo sviluppo del capitale umano: facilitare l'apprendimento dei discenti.
RICERCA
Sviluppare progetti di ricerca: verificare l'applicazione dei risultati delle ricerche per ottenere un miglioramento della qualità.
GESTIONE
Promuovere la cultura della qualità: valutare il funzionamento del servizio coinvolgendo utenti e operatori.
Gestire il capitale umano: condurre il gruppo di lavoro; utilizzare modalità di coaching al fine di promuovere, motivare e coinvolgere le risorse umane assegnate; favorire la condivisione dei valori e delle politiche aziendali.
Gestione di se': gestire la propria capacità di leadership; sviluppare appropriati stili di leadership; fornire feedback produttivi ai singoli collaboratori e al gruppo.
Comprendere le caratteristiche dei processi comunicativi e di marketing: gestire le riunioni di servizio; riconoscere i problemi come opportunità;
Tali obiettivi verranno complessivamente perseguiti con varie metodologie didattiche, sia grazie a valutazioni che prevedano presentazioni orali, scritte, informatizzate, multimediali nei vari corsi, seminari e nella prova finale di tesi. Le verifiche valutative delle capacità comunicative avverranno negli esami di profitto, in prove intermedie e seminari e nell'esame finale di laurea magistrale.
Capacità di apprendere
I laureati magistrali in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche svilupperanno capacità di apprendimento al fine di proseguire il proprio sviluppo professionale in modo autonomo e auto-diretto.
FORMAZIONE
Gestire il proprio apprendimento: valutare una strategia di sviluppo per la propria professionalità, utilizzare strumenti per definire un piano di sviluppo personale, acquisire strumenti che consentano di sviluppare lo studio in modo autonomo in un'ottica di Life Long Learning.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Possono essere ammessi i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
1. diploma di laurea triennale abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT-SPEC/3 area tecnico diagnostica;
2. diploma universitario, abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT-SPEC/3 area tecnico diagnostica;
3. titoli abilitanti all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT-SPEC/3 area tecnico diagnostica, di cui alla legge n. 42/1999. o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, purchè in possesso del diploma di scuola media superiore.
I titoli di studio conseguiti all'estero consentono l'ammissione solo se soddisfano le condizioni richieste dalla normativa vigente.
Il numero di studenti ammissibili, nei limiti definiti dalla classe, sarà deliberato di anno in anno dagli organi accademici competenti previa valutazione delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del corso.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il Corso di studi ha la durata di due anni per un totale di 120 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 25 ore. La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%. Nel computo dell'impegno orario complessivo non devono essere considerate le attività di tirocinio.
Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 30 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all'attività prevista e al numero degli studenti.
Per il Corso di studi è previsto il curriculum come da tabella I allegata
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem based learning (PBL), e-learning e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzanti in strutture pubbliche e private che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo.
2. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami di profitto previsti per ogni Insegnamento del Corso di Studi con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). L'attività didattica è organizzata in insegnamenti integrati (cioè costituiti da moduli corrispondenti a più settori scientifico-disciplinari) o monodisciplinari.
3. Il numero massimo degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 12, compresi due esami per le attività professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente.
4. Le commissioni d'esame sono costituite da almeno due docenti afferenti all'insegnamento. E' possibile integrare la commissione con docenti di discipline affini. Le modalità di verifica del profitto sono stabilite dai docenti di ciascun Insegnamento secondo i seguenti principi: gli obiettivi e i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi resi noti all'inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il corso; la verifica dell'acquisizione da parte dello studente di abilità e di atteggiamenti si realizza con prove pratiche reali e/o simulate. Le modalità di verifica devono essere rese note insieme ai programmi.
5. I docenti dovranno presentare i loro programmi all'inizio dei corsi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l'indicazione delle competenze da acquisire, facendo esplicito riferimento alle competenze e ai descrittori di Dublino affinché gli studenti possano comprendere il contributo specifico dell'insegnamento.
6. Ciascun insegnamento dovrà avere un referente Coordinatore, selezionato dai docenti dello stesso insegnamento. Spetterà al Coordinatore:
7. a)coordinare il contributo dell'insegnamento di cui è responsabile con gli altri insegnamenti del Corso di Laurea e promuovere la periodica revisione dei programmi;
8. b)individuare con gli altri docenti dell'insegnamento le date degli appelli d'esame ed organizzarne le modalità
9. c)coordinare le prove di profitto integrate.
10. Sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'Università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino ad un massimo di 12 CFU, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della Legge n. 42/99.
11. La programmazione didattica è espressa nella tabella allegata.
12. Il calendario degli esami di profitto è stabilito prevedendo sessioni opportunamente distribuite nel corso dell'anno accademico, nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo. Per ogni insegnamento le date d'esame devono essere comunicate al Presidente del Corso di Laurea e rese note agli studenti almeno 30 giorni prima dell'inizio della sessione. Le date degli esami non possono essere modificate senza le autorizzazioni previste dalla normativa vigente.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese si attua attraverso un giudizio espresso dagli organismi responsabili dell'attività (Centro Linguistico di Ateneo) o mediante certificazione rilasciate da altri enti riconosciuti internazionalmente.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
a) Modalità di svolgimento e verifica delle attività formative professionalizzanti
L'articolazione e l'organizzazione delle attività formative professionalizzanti sono approvate dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche , su proposta del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea Magistrale. Il Direttore delle attività formative del Corso di Laurea Magistrale definisce un progetto di tirocinio dove vengono esplicitate le competenze da acquisire, le metodologie di valutazione, il calendario e le modalità di rilevazione delle presenze, individua le sedi di tirocinio idonee al raggiungimento degli obiettivi formativi e definisce un piano di azioni con il Dirigente professionale della sede di tirocinio ospitante; in tale contesto viene identificato il tutor di tirocinio per la condivisione del calendario e del progetto di tirocinio.
Il tirocinio e le attività di laboratorio devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all'inizio dell'anno accademico. Tutte le attività professionalizzanti si svolgono secondo apposito regolamento approvato dal Consiglio di corso di laurea.
Le attività formative professionalizzanti sono valutate attraverso tre esami da svolgersi mediante verifiche orali e/o scritte e/o pratiche. Sono ammessi all'esame delle attività formative professionalizzanti gli studenti che abbiano frequentato regolarmente le esperienze pianificate. L'eventuale recupero di assenze o degli standard formativi non raggiunti viene programmato prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti.
Lo studente che non superi positivamente l'esame annuale delle attività formative professionalizzanti non è ammesso alla frequenza delle attività formative professionalizzanti dell'anno successivo.
Le attività formative professionalizzanti degli studenti sono finalizzate all'apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.
b) Altre attività
Le altre attività, quali informatica, attività seminariali, stages, ecc. saranno verificate attraverso colloqui e/o prove scritte e/o prove pratiche e rilascio di relative idoneità.
c) Attività formative a scelta dello studente
La scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. A tale riguardo lo studente potrà contare sul servizio di tutorato per orientare le sue scelte.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Relativamente ai CFU acquisiti all'estero il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche nomina propri delegati che parteciperanno ai lavori della commissione preposta alla stesura di learning agreements con Università straniere e alla valutazione dei risultati conseguiti. Le proposte della commissione riguardo ai risultati conseguiti dagli studenti che hanno svolto parte degli studi all'estero saranno oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza all'attività didattica frontale, alle attività integrative e alle attività formative di tirocinio è obbligatoria. La percentuale minima di frequenza sul monte ore complessivo di lezione frontale per ogni semestre non può essere inferiore al 60%.
Eventuali propedeuticità verranno deliberate annualmente dalla competente struttura didattica.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di iscriversi al Corso di Studi in regime di impegno a tempo parziale è disciplinata dal Regolamento Studente part-time, emanato con Decreto Rettorale n. 1041- Prot. n. 130637 del 10 agosto 2018 ed eventuali successive modificazioni, che ne disciplina condizioni e modalità.
Il numero di posti riservati all'iscrizione in regime di impegno part-time è pari, in misura massima, al 5% dei posti, arrotondato all'intero superiore, dei posti programmati annualmente, che saranno assegnati nel rispetto della graduatoria di ammissione. Resta fermo che:
• i posti destinati a studenti a tempo parziale rientrano nel contingente e non sono in sovrannumero;
• la possibilità di iscriversi in regime di impegno a tempo parziale è circoscritta agli studenti che, all'atto dell'immatricolazione/iscrizione rientrino in una delle categorie indicate all'art. 2, comma 1 lettera b) del Regolamento sopra richiamato.
Non sono previste modalità didattiche differenziate.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i CFU nelle attività formative previste dal piano di studi, con l'eccezione dei CFU relativi alla prova finale stessa. La prova finale del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche consiste nella redazione di una tesi e sua dissertazione.
La tesi dovrà essere basata su un lavoro compilativo o di ricerca, avente carattere di originalità, svolto presso una struttura Universitaria o esterna all'Università, purché approvata in precedenza dal Consiglio di corso di laurea. Sarà redatta in forma scritta sotto la responsabilità di un Relatore, docente del corso di laurea.
La valutazione della prova finale sarà effettuata dalla commissione per la prova finale.
Eventuali incentivi alla carriera potranno essere previsti sulla base di specifiche delibere del consiglio di corso di Laurea
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Sono riconoscibili le conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso. Il numero massimo di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato per ogni corso di laurea nel proprio ordinamento didattico e non può comunque essere superiore a 12. Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari nell'ambito di Corsi di Laurea delle professioni sanitarie non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche.
Per i trasferimenti dal Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche dell'Università degli Studi di Firenze, del previgente ordinamento, è fatto riferimento alla tabella allegata.
Servizi di tutorato
In considerazione dell'elevato contenuto professionale, applicato nei processi dell'area infermieristica e ostetrica, le attività formative professionalizzanti devono essere svolte con la supervisione e la guida di formatori e tutor di tirocinio appositamente formati, diretti dal Direttore delle attività formative del Corso di Laurea Magistrale; le suddette figure si delineano nel seguente modo:
Il Direttore delle attività formative del corso è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 5 anni, nell'ambito della formazione. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea con incarico triennale rinnovabile.
Il Direttore delle attività formative, in base alle disposizioni degli organi di governo previsti dallo Statuto Universitario, garantisce le funzioni di tipo organizzativo e gestionale per la qualità dei processi formativi (progettazione, erogazione, monitoraggio e valutazione del percorso in relazione alle competenze attese) previste dal rispettivo ordinamento. Il Direttore delle attività formative garantisce al Presidente del Corso un'analisi continua del rapporto costi/risorse. Identifica e propone i formatori e ne garantisce la formazione e l'aggiornamento; partecipa alla selezione dei docenti delle discipline professionalizzanti.
Il Formatore è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, preferibilmente in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 3 anni. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Direttore delle attività formative.
Il Formatore, in riferimento alle linee di indirizzo del Direttore delle attività formative, garantisce le seguenti competenze nell'ottica del miglioramento continuo della qualità: collaborare alla definizione di percorsi di insegnamento e apprendimento professionale, in riferimento agli obiettivi dell'anno di Corso; progettare, attuare e valutare interventi formativi nell'ambito dell'insegnamento professionalizzante anche con la costruzione di modelli innovativi e proposta di nuovi supporti tecnologici alla didattica; definire percorsi di apprendimento o miglioramento della performance incentrati sullo studente, laddove si rilevi uno scarto tra obiettivi e risultati conseguiti, e orientare lo studente sul metodo di studio; contribuire alla valutazione delle esperienze di tirocinio, nonché alla formulazione della valutazione finale.
Il Formatore svolge la sua attività all'interno della struttura formativa con un rapporto a regime di 1 a 25 studenti. E' coadiuvato nelle attività cliniche dai tutor di tirocinio.
I tutor di tirocinio sono un professionisti dello specifico profilo che svolgono la loro attività a livello dei setting di tirocinio sotto la responsabilità del Direttore delle attività formative del Corso. Il rapporto tra tutor di tirocinio e studenti nelle sedi di apprendimento è da stabilirsi in funzione della complessità degli obiettivi di tirocinio.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative al Corso di Laurea Magistrale saranno pubblicate sul sito web istituzionale del corso.
Valutazione della qualita'
Il Corso di Laurea Magistrale adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo, oltre a strumenti propri consistenti in appositi questionari raccolti in forma anonima per ogni singolo insegnamento.
Il Corso di Laurea Magistrale possiede un Comitato per la didattica, una commissione didattica paritetica e un Comitato tecnico di indirizzo conformemente a quanto previsto dal modello CRUI per la certificazione di qualità, anche se non ancora richiesta. Attraverso questi organi, con cadenza periodica (almeno annuale) e per mezzo degli strumenti di rilevazione in essere (questionari di valutazione della didattica, degli esami superati, delle attività di tutoraggio e dei tirocini), i cui dati vengono annualmente analizzati e sottoposti ad indagine statistica, vengono verificate conoscenze e risultati attesi, rilevazioni di non conformità e formulazione di piani di miglioramento che prevedono responsabili e precise scadenze temporali. Le attività di analisi del processo formativo (progettazione ed erogazione della didattica, valutazione della didattica, collegamento fra i diversi insegnamenti, disponibilità dei docenti e degli altri processi con cui si gestisce il Corso di Laurea Magistrale) sono svolte in modo sistematico in occasione della riunione annuale dedicata al riesame. L'attività di analisi descritta è finalizzata infatti ad una attività di Miglioramento e ad un Riesame periodico. L'attività di Miglioramento riguarda soprattutto la progettazione del processo formativo. La pluralità delle competenze (e quindi di processi per l'analisi di informazioni e dati rivolti alle opportunità e relative azioni di miglioramento) vede la collaborazione del Presidente del Corso di Laurea, del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea Magistrale, della commissione didattica e degli studenti nell'ambito dell'attività di riesame annuale.
Nel piano di miglioramento continuo il Corso di Laurea Magistrale prevede una serie di attività volte al miglioramento della didattica tra cui la sistematizzazione del processo di monitoraggio dei percorsi di carriera ed inserimento nel mondo del lavoro da parte dei laureati, la sistematizzazione del servizio relativo alle relazioni esterne, l'adesione al processo di valutazione didattica predisposto a livello di Ateneo.
Altro
Per tutto quanto non specificatamente previsto nel presente regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia.
Abilità comunicative (communication skills)
Il Corso di Laurea Magistrale promuove le competenze di una comunicazione chiara ed ordinata della propria sintesi mentale e l'abilità di argomentare con efficacia e precisione espressiva. Queste abilità saranno raggiunte specificatamente nelle interazioni docente-studente e particolare attenzione sarà pertanto dedicata alle prove orali che verranno valutate tenendo presente le esigenze di abilità di comunicazione e di interazione sia in situazioni faccia a faccia, sia mediante la presentazione e discussione degli elaborati di tirocinio. A tal fine, lo studente deve sviluppare abilità comunicative in relazione alle seguenti competenze definite per FUNZIONE e area di riferimento:
FORMAZIONE
Elaborazione di piani strategici per lo sviluppo del capitale umano: facilitare l'apprendimento dei discenti.
RICERCA
Sviluppare progetti di ricerca: verificare l'applicazione dei risultati delle ricerche per ottenere un miglioramento della qualità.
GESTIONE
Promuovere la cultura della qualità: valutare il funzionamento del servizio coinvolgendo utenti e operatori.
Gestire il capitale umano: condurre il gruppo di lavoro; utilizzare modalità di coaching al fine di promuovere, motivare e coinvolgere le risorse umane assegnate; favorire la condivisione dei valori e delle politiche aziendali.
Gestione di sé: gestire la propria capacità di leadership; sviluppare appropriati stili di leadership; fornire feedback produttivi ai singoli collaboratori e al gruppo.
Comprendere le caratteristiche dei processi comunicativi e di marketing: gestire le riunioni di servizio; riconoscere i problemi come opportunità.
Tali obiettivi verranno complessivamente perseguiti con varie metodologie didattiche, sia grazie a valutazioni che prevedono presentazioni orali, scritte, informatizzate, multimediali nei vari corsi, seminari e con la prova finale di tesi. Le verifiche valutative delle capacità comunicative avverranno negli esami di profitto, in prove intermedie e seminari e nell'esame finale di Laurea Magistrale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il Corso di Laurea Magistrale, oltre a fornire le varianti scientifiche e culturali per permettere allo studente di essere in grado di padroneggiare o di gestire atti, tecnologie e processi all'interno dei diversi contesti sanitari, promuove anche le sue capacità in direzione di autosufficienza. Le situazioni variabili e complesse dell'area tecnico diagnostica richiedono la capacità di valutazioni e giudizi adeguati ed autonomi e a questo fine lo studente deve sviluppare rigore scientifico, capacità di sintesi e abilità di riflessione in relazione alle seguenti competenze definite per FUNZIONE e area di riferimento:
FORMAZIONE
Gestire l'ambito di apprendimento: utilizzare la formazione come leva dell'apprendimento organizzativo.
Gestire i modelli per competenze: individuare le aree di sviluppo delle figure professionali.
RICERCA
Gestire l'informazione e la ricerca biomedica: implementare la cultura dell'evidenza scientifica all'interno del proprio gruppo professionale.
Sviluppare progetti di ricerca: identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito organizzativo e formativo; identificare gli indicatori per la valutazione dei risultati della ricerca; realizzare un progetto di ricerca.
GESTIONE
Promuovere la cultura della qualità: identificare aree di miglioramento della qualità; elaborare progetti di miglioramento della qualità; adottare le soluzioni costo/efficacia più appropriate; implementare linee guida.
Gestire il capitale umano: valutare prestazioni e potenzialità dei propri collaboratori; utilizzare lo strumento della delega; elaborare piani di sviluppo dei percorsi professionalizzanti e di carriera del capitale umano.
Gestire il rischio clinico: gestire gli errori attivi e latenti e la prevenzione degli eventi avversi.
Il conseguimento di questi obiettivi si attua attraverso la selezione, l'elaborazione e l'interpretazione di dati (bibliografici e telematici), attività di laboratorio tese ad addestrare alla padronanza di strategie operative di scelta e di valutazione, lavori singoli e di gruppo. In questo modo lo studente perviene ad un'elaborazione personalizzata delle competenze acquisite nonché a formulare in sicurezza giudizi sulla base delle informazioni raccolte nello specifico conteso. Fondamentale strumento di questo conseguimento si configura la tesi di Laurea Magistrale, nella quale dovrà emergere l'attestazione di una capacità di elaborazione critica del materiale indagato, tale da attestare il raggiungimento di una facoltà di ragionamento e di valutazione che rimanga patrimonio dello studente. La valutazione della capacità ed autonomia di giudizio raggiunta sarà effettuata progressivamente negli esami di profitto dei corsi e nella preparazione, stesura e discussione della tesi finale di Laurea Magistrale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati magistrali in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche svilupperanno capacità di apprendimento al fine di proseguire il proprio sviluppo professionale in modo autonomo e auto-diretto.
FORMAZIONE
Gestire il proprio apprendimento: valutare una strategia di sviluppo per la propria professionalità, utilizzare strumenti per definire un piano di sviluppo personale, acquisire strumenti che consentano di sviluppare lo studio in modo autonomo in un'ottica di Life Long Learning.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
L'approccio metodologico è fondato sull'analisi e la certificazione delle competenze. Il corso formula i propri obiettivi formativi specifici in relazione ai cinque descrittori di Dublino in base ai quali sono anche definite le modalità e gli strumenti didattici per la verifica dei risultati attesi.
Funzione GESTIONE
Analisi del contesto organizzativo al fine di assumere decisioni strategiche;
Gestione efficace ed efficiente delle risorse assegnate tramite un corretto utilizzo degli strumenti di budgeting e di reporting;
Promozione del cambiamento tramite l'utilizzo di strumenti gestionali della programmazione, pianificazione, organizzazione, valutazione e controllo;
Diffusione della cultura della qualità e della sicurezza all'interno della propria azienda;
Negoziazione, selezione e assegnazione delle risorse del personale in relazione agli standard di competenza professionale e ai carichi di lavoro delle specifiche aree;
Sviluppo delle conoscenze, delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di sé e degli altri;
Gestione di gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali ed organizzativi;
Promozione della salute nella popolazione tramite piani di informazione, comunicazione e marketing;
Creazione di reti utili alla diffusione degli obiettivi, delle strategie e risultati in ambito sanitario.
Funzione RICERCA
Sviluppo di progetti finalizzati alla promozione dell'innovazione in ambito organizzativo e formativo;
Utilizzo e promozione di metodi e strumenti di ricerca;
Innovazione, valorizzazione e applicazione dei risultati della ricerca per una crescita complessiva del sistema sanitario e nel contempo per lo sviluppo di nuove possibilità nelle attività di ricerca e di sperimentazione.
Funzione FORMAZIONE
Elaborazione di piani strategici per lo sviluppo del capitale umano;
Valutazione delle competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali;
Definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definizione di standard e indicatori condivisi per la valutazione delle performance pertinenti;
Progettazione di percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi;
Sviluppo di modelli di apprendimento per processi di formazione professionalizzante;
Applicazione di modelli e strumenti di valutazione dei processi di apprendimento relativi all'efficacia didattica e all'impatto della formazione sui servizi.
L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi anche con le tecniche del problem solving e di didattica per processi. Sono inoltre previsti laboratori di esercitazioni, simulazioni, attività pratiche in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti, delle attrezzature e degli strumenti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo e puntualizzate nei cinque descrittori della conferenza di Dublino previsti per la laurea magistrale.
Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami previsti per ogni insegnamento del corso di studio con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). A tal fine i docenti dei corsi dovranno presentare i loro programmi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento con l'indicazione delle competenze richieste. Verrà inoltre favorita l'integrazione dei programmi.
L'apprendimento è realizzato con uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame finale. In ogni caso, il numero degli esami per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea magistrale è 12, compresi gli esami per le attività formative professionalizzanti. Per il conseguimento della conoscenza della lingua straniera è prevista una idoneità.
Ai sensi dell'art. 5, comma 7, del D.M. 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'Università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 40 crediti.
Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di 30 CFU nella forma di tirocini condotti in strutture adeguate per dimensioni, caratteristiche tecniche e numero di studenti. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 CFU.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato,allargato ai Rappresentanti delle Associazioni e Federazioni delle professioni sanitarie, è invitato a discutere il seguente Ordine del Giorno:
Parere sulla richiesta di Adeguamento dell'Ordinamento e del Regolamento Didattico dei preesistenti Corsi di Laurea e Laurea Specialistica delle professioni Sanitarie (ai sensi del DM 270/04 e successive precisazioni del DM 544/07).
Il Preside illustra brevemente la motivazione della convocazione del Comitato di Indirizzo della Facoltà, e riassume brevemente quanto discusso e approvato in Commissione Didattica Paritetica riunita la mattina del 22/09/2010, spiegando l'importanza della richiesta di adeguamento dell'Ordinamento e del Regolamento Didattico presentata dai Presidenti dei Corsi di Laurea e Laurea Specialistica delle professioni Sanitarie, ai quali singolarmente dà la parola per la presentazione delle motivazioni e le modifiche per l'adeguamento per il proprio corso di studio.
Dopo aver ampiamente discusso sull'argomento, il Preside presenta l'Ordinamento didattico di ogni Corso di Laurea e Laurea Specialistica, corsi di studio già preesistenti in Facoltà, ristrutturati ai sensi del DM 270/2004, per l'inserimento in banca dati RAD del MUR nei tempi indicati dal Ministero.
Tutto ciò viene svolto seguendo le indicazioni pervenute nelle note di indirizzo del Rettore del 13.11.2007 prot. 68185 III/1, del 22/02/2008 prot. 14067 III/1 e del 29/02/2008 prot. 15938 III/1.
In merito a quanto sopra espresso, vengono presi in esame tutti i documenti inerenti ai Corsi di Studi e le motivazioni inerenti all'adeguamento dei corsi di studio.
Intervengono, inoltre, altri componenti del Comitato di Indirizzo, sottolineando l'importanza dell'adeguamento dei Corsi, al fine di trovare nuove forme di collaborazione tra l'Università e Parti Sociali, come richiesto dal Ministero, per dare ulteriore manifestazione dei risultati di apprendimento, come indicato dai "descrittori di Dublino" (elemento chiave del Quadro Europeo dei Titoli -European Qualifications Framework o EQF - è la specifica dei risultati attesi).
La richiesta viene accolta all'unanimità.
Dopo approfondita discussione sugli argomenti illustrati, viene posto in approvazione l'Ordinamento e il Regolamento didattico per ogni corso di studio già preesistente delle Lauree e Lauree Specialistiche delle professioni Sanitarie (allegati e parte integrante del presente verbale).
Il Comitato all'unanimità esprime parere favorevole.
Orientamento in ingresso
I servizi di orientamento in ingresso sono volti a presentare l'offerta didattica dell'Università di Firenze al fine di indirizzare gli studenti ad una scelta consapevole tra i percorsi formativi disponibili e prevedono una stretta collaborazione tra scuola e università, tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e gli atenei toscani, attraverso l'apertura di un dialogo che vede protagonisti i docenti, gli studenti e le loro famiglie.
Le attività di orientamento sono coordinate a livello centrale dal Delegato del Rettore all'Orientamento e dall'Ufficio orientamento, mobilità internazionale e servizi agli studenti. Nella progettazione e implementazione del servizio sono coinvolti i docenti delegati all'orientamento in ingresso (DO) delle Scuole e dei Corsi di Studio.
L'Università di Firenze promuove numerose e diversificate iniziative per presentare la propria offerta formativa; in particolare ha sviluppato progetti che favoriscono la transizione scuola-università, rivolti agli alunni del IV e V anno della scuola secondaria di secondo grado: è possibile partecipare agli Open Day delle Scuole di Ateneo, assitere alle lezioni dei corsi di laurea dei Giorni da matricola, visitare il laboratori dell'iniziativa UniversityLab, incontrare i neolaureati che raccontano la propria esperienza a Conoscenze, competenze, esperienze. Partecipa inoltre a tutte le principali manifestazioni di orientamento regionali.
La presentazione e il resoconto di queste e delle altre iniziative curate dal servizio Orientamento di Ateneo sono disponibili all'indirizzo http://www.unifi.it/vp-2695-orientamento.html.
I Corsi di Studio della Scuola di Scienze della Salute Umana partecipano alle iniziative proposte dall'Ateneo attraverso i propri Delegati all'Orientamento, che sono anche disponibili per colloqui individuali su appuntamento (nominativi e contatti sono reperibili sulla pagina "Organizzazione" del sito web del Corso di Laurea).
Vengono anche promossi strumenti di orientamento specifici, quali ad esempio la Guida dello Studente, interamente consultabile on line, cicli formativi di orientamento alle prove di ammissione ai Corsi di Studio a numero programmato della Scuola (precorsi di preparazione alla prova di ammissione, erogati in presenza e in streaming sulle pagine web della Scuola), oltre ad un profilo Facebook dedicato.
Tutte le informazioni sono disponibili all'indirizzo: http://www.sc-saluteumana.unifi.it/ls-9-orientamento.html
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere è costante e diffusa ad ogni livello e servizio della Scuola di Scienze della Salute Umana ed ha come obiettivo quello di favorire un efficace inserimento degli studenti nel percorso formativo ed un efficace avanzamento nella carriera dello studente. A tal fine i Presidenti, i Responsabili Professionali dei Corsi di Studio delle Professioni Sanitarie e/o i Delegati all'orientamento di ciascun Corsi di Studio sono disponibili su appuntamento per colloqui individuali per consigliare lo studente nella definizione dei piani di studio, nel cambiamento del proprio percorso formativo e nella costruzione di uno specifico progetto professionale; alcuni Corsi di Studio hanno istituzionalizzato momenti di incontro con gli studenti iscritti al fine di informarli ed indirizzarli a scelte consapevoli lungo tutto l'arco del loro percorso formativo.
Tutti i docenti della Scuola sono coinvolti nell'attività di tutorato in itinere per gli insegnamenti di propria pertinenza, rimanendo a disposizione degli studenti, in orari e giorni stabiliti, per chiarimenti sul programma svolto (come previsto dai Regolamenti Didattici dei Corsi di Studio), per agevolare e verificare la comprensione, da parte degli studenti, degli argomenti e concetti esposti nelle lezioni in modo da modulare al meglio l'attività didattica e per supportare lo studente nelle difficoltà di studio o di apprendimento.
Anche la segreteria didattica e la segreteria studenti nonché le strutture di supporto dei singoli Corsi di Studio svolgono una efficace funzione di supporto per gli studenti iscritti, fornendo direttamente le informazioni in proprio possesso ovvero ponendosi come tramite tra lo studente e gli organi del corso per risolvere le eventuali problematiche sollevate.
Nelle funzioni di orientamento e tutorato del Corso di Laurea ovvero di particolari categorie di studenti (disabili, Erasmus) sono poi coinvolti studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale, magistrale a ciclo unico e ai corsi di dottorato di ricerca che possono svolgere attività di tutorato, attività didattico-integrative, propedeutiche e di recupero, retribuite con specifici assegni, in base a selezioni bandite periodicamente in applicazione della L. 170/2003.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Nei Corsi di Studio della Scuola di Scienze della Salute Umana l'attività di tirocinio curriculare rappresenta una parte fondamentale della formazione del discente, che avvicina la metodologia teorica e le discipline di base alle concrete attività proprie delle specifiche professioni, e che deve essere programmata per tempo in sinergia con le diverse strutture clinico-assistenziali, aziende pubbliche e private, farmacie e aziende farmaceutiche, enti sportivi e di ricerca e laboratori di analisi sul territorio, pianificando le esperienze professionalizzanti in consistenti coorti di studenti.
A titolo di pura indicazione, per i soli Corsi di Studio della Scuola di Scienze della Salute Umana dell'Ateneo Fiorentino, il processo contempla l'elaborazione di circa 30.000 Progetti Formativi l'anno.
I Responsabili Professionali dei Corsi di Studio delle Professioni Sanitarie, i Delegati per il Tirocinio, il Presidente del Corso di Studio ovvero i singoli docenti inclusi in Programmazione sono responsabili del Progetto Formativo di ciascuno studente, in qualità di tutor universitari. Nominativi e contatti sono reperibili alla pagina "Organizzazione" del sito web del Corso di Laurea.
L'Ufficio Tirocini della Scuola affianca i Corsi di Studio nella programmazione, pianificazione e attivazione dei tirocini curriculari, promuovendo l'aumento delle sedi di tirocinio convenzionate e gestendo complessivamente la pratica di ogni studente, fino alla validazione del progetto formativo e all'invio delle comunicazioni obbligatorie. La gestione avviene anche attraverso l'utilizzo dell'applicativo St@ge, che ingloba un database delle aziende convenzionate, una bacheca delle offerte di tirocinio e un software per la compilazione e attivazione dei progetti formativi. Il servizio è attivo anche per i neolaureati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La promozione dell'internazionalizzazione avviene tramite programmi di scambio e mobilità opportunamente riportati sul sito dell'Ateneo: http://www.unifi.it/vp-7464-mobilita-internazionale.html .
Particolare rilevanza assume il programma comunitario Erasmus+ che consente agli studenti di svolgere periodi di studio all'estero (da 3 a 12 mesi) presso varie sedi universitarie della Comunità Europea, con le quali sono state stabilite relazioni istituzionali per la promozione dell'interscambio di studenti.
La Scuola di Scienze della Salute Umana nella sua organizzazione (http://www.sc-saluteumana.unifi.it/vp-78-organizzazione.html) individua docenti Delegati alla Mobilità Internazionale degli studenti, che, tenendo conto anche delle peculiarità degli insegnamenti e dei piani di studio dei diversi paesi europei e della migliore corrispondenza con il percorso formativo dello studente, valutano preventivamente i Learning Agreement e, d'intesa con le strutture delegate, istruiscono le pratiche relative al riconoscimento ufficiale dei percorsi formativi degli studenti incoming e outgoing. Sono reperibili alla pagina "Organizzazione" del sito web del Corso di Laurea i nominativi e contatti del referente specifico o la composizione della Commissione Erasmus del Corso di Studio, nominati allo scopo di promuovere l'internazionalizzazione, indirizzare gli studenti nella strutturazione del Learning Agreement e valutare le pratiche degli studenti in mobilità.
Il servizio Relazioni Internazionali della Scuola (http://www.sc-saluteumana.unifi.it/vp-320-erasmus-front-office.html ) supporta i Delegati e le Commissioni Erasmus dei Corsi di Studio della Scuola di Scienze della Salute Umana collaborando alla continua promozione e incremento dell'internazionalizzazione ed assistendo in tutte le fasi del processo gli studenti, i docenti e il personale tecnico amministrativo che intendano svolgere un periodo di formazione all'estero: ampliamento degli accordi internazionali, aggiornamento dei flussi di mobilità, compilazione della domanda e gestione della pratica prima della partenza e al rientro, accoglienza degli studenti in arrivo.
Link esterno: http://www.sc-saluteumana.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche Diagnostiche forma professionisti in possesso di una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe (Tecnico audiometrista, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico sanitario di radiologia medica, Tecnico di neurofisiopatologia).
Al termine del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche, il professionista ha sviluppato competenze finalizzate a ricoprire funzioni dirigenziali negli enti di assistenza, ricerca e formazione ai vari livelli della complessità organizzativa e gestionale; funzioni tutoriali e di docenza nei corsi universitari; funzioni di formatore nell'ambito dei servizi sanitari e socio-sanitari; funzioni di ricerca in ambito universitario e dei servizi sanitari e socio-sanitari.
Il corso ha la durata di due anni. L'accesso è subordinato al superamento del concorso di ammissione. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi anche con le tecniche del problem solving e di didattica per processi.
Accompagnamento al lavoro
Il servizio di Orientamento al lavoro e Job Placement (OJP) coordina, attraverso i Cantieri di intraprendenza e lavoro, i programmi e i servizi offerti a studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, per costruire la propria identità professionale e per progettare la carriera. Inoltre OJP offre alle aziende servizi e iniziative a sostegno del lavoro e dell'innovazione.
Il servizio è coordinato a livello centrale dal Delegato del Rettore per il Job Placement. Nella progettazione e implementazione del servizio sono coinvolti i docenti delegati all'orientamento in uscita delle Scuole.
La presentazione e il resoconto delle iniziative curate dal servizio sono disponibili all'indirizzo http://www.unifi.it/vp-7470-orientamento-al-lavoro-e-job-placement.html .
I Corsi di Studio organizzano inoltre eventi interni di orientamento all'offerta formativa post laurea (nazionale e internazionale) e di accompagnamento al lavoro rivolti ai propri studenti coinvolgendo enti rappresentativi del contesto di riferimento, delle professioni, della produzione di beni e servizi. Di tali iniziative si rende conto nei rapporti di riesame di ciascun corso, se del caso.
La Scuola di Scienze della Salute Umana inoltre coordina i servizi relativi all'organizzazione e alla gestione degli esami di stato per l'abilitazione alle professioni di medico-chirurgo, odontoiatra, farmacista (http://www.sc-saluteumana.unifi.it/vp-398-esami-di-stato.html) e alle professioni sanitarie (parte dell'esame finale del CdS).
Eventuali altre iniziative
In conformità alla normativa nazionale in materia di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro la Scuola di Scienze della Salute Umana ha attivato per i propri studenti un servizio volto a organizzare ed erogare i corsi di formazione obbligatori propedeutici all'ingresso in tirocinio e prenotare la visita medica di sorveglianza sanitaria. Le procedure connesse all'iscrizione ai corsi e alla prenotazione della visita sono gestite attraverso appositi applicativi informatici sviluppati dagli uffici della Scuola in collaborazione con SIAF, Ufficio Formazione di Ateneo, Servizio Prevenzione e Protezione di Ateneo.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
E' compito degli Organi di Governo dell'Ateneo – Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico – definire la politica per la qualità ed i relativi obiettivi. All'Alta Direzione compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli organi di governo garantiscono la revisione della politica, nonché l'attuazione e l'aggiornamento di un efficace ed efficiente sistema di gestione per la qualità, finalizzato al conseguimento degli obiettivi e al miglioramento continuo. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla ridefinizione del sistema di gestione per la qualità, sulle azioni relative alla politica e agli obiettivi, sulle azioni di miglioramento, anche in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di Assicurazione della Qualità (AQ), sulla base dei dati forniti dal Presidio della Qualità e delle raccomandazioni del Nucleo di Valutazione e delle Commissioni Paritetiche docenti-studenti.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (Decreto Rettorale del 14 marzo 2013) la costituzione del Presidio della Qualità (PQ), struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dai documenti AVA e dal DM 47/2013. In tal senso il PQ svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica e la ricerca, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ della formazione e della ricerca secondo quanto previsto da ANVUR-AVA. Il PQ organizza, inoltre, attività di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nell'AQ, svolge attività di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attività formative e alla ricerca. Il PQ stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per la AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, SUA RD, Riesame, ecc.). Il PQ si interfaccia con strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente strutture per la didattica e per la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) per svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualità e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQ contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali relativi all'assicurazione della qualità con particolare attenzione a quelli da e verso Organi di governo, il NV, le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio di Qualità relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NV), organo di Ateneo, competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttività della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 47/2013 attribuisce al NV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse
disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e delle Sedi. Il NV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di Governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attività annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQ e degli organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni il MIUR ed ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ coinvolge anche le strutture periferiche (Dipartimenti, Scuole, CdS). A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa, è presente la Commissione paritetica (CP) docenti-studenti (art.6 del Regolamento didattico di Ateneo) quale osservatorio permanente sulle attività didattiche. La Commissione è competente a svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori; ad individuare indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse; a formulare pareri sull'attivazione e la soppressione dei Corsi di laurea e di laurea magistrale. La CP si riunisce più volte nel corso dell'anno e, a seguito dell'analisi dei dati e informazioni precedentemente menzionati e di quanto presente nei documenti ANVUR (SUA CdS e Riesame), redige una relazione annuale che invia al Nucleo di Valutazione e, per conoscenza, al Presidio Qualità. Sempre a livello di Scuola è presente un referente-docente ed un referente-amministrativo per la Qualità in stretto raccordo con il PQ. A livello di Corso di studio il sistema di AQ prevede un'apposita commissione (Gruppo di Riesame), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. Le autovalutazioni periodiche si concretizzano anche con i Rapporti di riesame annuali e ciclici, e con l'individuazione delle azioni di miglioramento. I CdS si uniformano agli obiettivi, ai compiti ed ai criteri definiti dall'organizzazione ed attuano, per quanto di competenza, le politiche stabilite dall'Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del Gruppo di Riesame si raccorda con il referente di Scuola per la qualità ed il Consiglio di CdS. I CdS e le singole strutture vengono orientate dall'Ateneo, attraverso il PQ, al bilanciamento tra una AQ che – tenuto conto delle risorse disponibili - si limiti a soddisfare requisiti predeterminati e un impegno verso il miglioramento continuo inteso come capacità di porsi obiettivi formativi aggiornati ed allineati ai migliori esempi nazionali ed internazionali. A questo scopo il sistema di valutazione interna verifica la regolarità dei programmi di formazione messi in atto dai corsi di studio tenendo conto di tutte le PI e tiene sotto controllo la qualità complessiva dei risultati della formazione.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica è incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione della SUA-RD. Tramite la SUA-RD ogni Dipartimento raccoglie e sottopone alla valutazione dell'ANVUR i dati sulla propria attività di ricerca e di "terza missione". In particolare, nella compilazione della prima parte della SUA-RD, il Dipartimento è tenuto a compiere un'attività di programmazione dei propri obiettivi di ricerca, di dichiarazione delle politiche di AQ e di riesame.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Corso di Laurea è impegnato nello sviluppo e attuazione di un sistema di gestione in qualità attraverso l'attività di autovalutazione secondo il modello AVA-ANVUR condotta dal Gruppo di Riesame (GR) ufficialmente costituito all'interno del CdS con nomina del Consiglio del Corso di Studi in formula rappresentativa di tutte le parti interessate. Il Presidente del GR coordina le attività e riporta gli esiti nell'ambito del Comitato per la Didattica di CdS e nel Consiglio di CdS, sottoponendo a discussione e approvazione per quanto di competenza. Per alcuni quadri della sezione Qualità della SUA il GR si avvale di informazioni provenienti dai vari servizi della Scuola di Scienze della Salute Umana, nonché di informazioni fornite da SIAF (Sistema Informatico dell'Ateneo Fiorentino) e dell'Ufficio Servizi Statistici di Ateneo.
La composizione e le attività del GR sono riportate nel sito web del Corso di Laurea (sezione "Corso di Studi" > "Qualità del Corso").
Le altre figure previste dal CdS per la sua gestione in qualità sono quelle definite dall'organizzazione del Corso di Laurea e pubblicate nel sito web (sezione "Corso di Studi" > "Organizzazione").
Tutti gli adempimenti che riguardano l'adozione del sistema di gestione della qualità sono coordinati dai docenti Delegati per la Qualità di Scuola nominati dal Consiglio della Scuola e dai Referenti Amministrativi per la Qualità (http://www.sc-saluteumana.unifi.it/cmpro-v-p-78.html), e tengono conto anche delle osservazioni della Commissione Paritetica Docenti/Studenti della Scuola (http://www.sc-saluteumana.unifi.it/cmpro-v-p-108.html).
Il CdS si avvale infine, per la sua tenuta in qualità, del supporto dei servizi amministrativi della Scuola e del DIPINT.
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Nel Rapporto di Riesame Annuale (pubblicato nel successivo quadro D4 della SUA) il CdS ha riportato gli esiti delle azioni correttive proposte e attuate nell'anno precedente e programmato una serie di iniziative atte ad estenderne i risultati ovvero a correggere le nuove criticità emerse, ivi indicando le modalità, le responsabilità di gestione, nonché i tempi per la verifica delle attività.
L'approvazione del Rapporto di Riesame nel Consiglio del Corso di Studi costituisce mandato operativo per le figure previste per la gestione in qualità del CdS ad operare secondo i modi e tempi opportuni per raggiungere l'obiettivo entro la scadenza prevista.
Nelle riunioni degli organi preposti e nel Consiglio del CdS si monitora periodicamente lo stato di avanzamento delle attività.
Per la complessità del sistema nel quale il CdS è inserito (come evidenziato anche nella Relazione annuale della Commissione Paritetica della Scuola) e per la necessaria distribuzione dei compiti tra docenti coinvolti nelle attività integrate di didattica, ricerca e assistenza, con il supporto del personale tecnico-amministrativo impegnato nelle attività istituzionali, si ritiene sufficiente che il calendario di adempimento delle azioni preveda uno step intermedio di controllo (solitamente coincidente con la prima delle riunioni annuali del GR) e una fase finale di verifica (solitamente coincidente con la stesura del Rapporto di Riesame dell'anno successivo).
Opinioni enti e imprese con accordi di stage / tirocinio curriculare o extra-curriculare
La raccolta delle opinioni delle aziende/enti presso i quali si svolgono i tirocini attivati dall'Università è da sempre avvenuta tramite compilazione di questionari in modalità cartacea, il che ha reso difficile – fino ad ora - l'elaborazione di report statistici.
Recentemente il servizio "Orientamento al lavoro e Job Placement (OJP)" del Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore universitario (CsaVRI) ha presentato un progetto riguardante la compilazione on – line dei questionari di valutazione a cura del tutor universitario, del tutor aziendale e del tirocinante nell'ambito dei tirocini attivati dall'Università.
Il progetto prevede la compilazione on-line, se il tirocinio è stato totalmente gestito attraverso la Banca Dati St@ge dell'Università, dei questionari di valutazione a cura del tutor universitario, del tutor aziendale e del tirocinante, prima della redazione della relazione finale. In caso di tirocinio con gestione manuale si procede comunque alla redazione cartacea dei questionari di valutazione e della relazione finale.
I questionari di valutazione e la relazione finale costituiscono strumenti di monitoraggio e controllo sull'attività di tirocinio, e saranno in futuro consultabili analogamente a quanto avviene per le schede di valutazione della didattica. Più in particolare i risultati della rilevazione, trattati in forma anonima, saranno resi pubblici sempre in forma anonima e aggregata, consentendo così di essere utilizzati al solo fine di valutare le attività realizzate e contribuire al processo di miglioramento della qualità del servizio mettendo in evidenza eventuali inadeguatezze e discordanze verificatesi durante lo svolgimento del tirocinio.
Il Corso di Laurea ha attuato il passaggio alla gestione informatizzata dei tirocini attraverso St@ge; tuttavia le peculiari modalità di svolgimento e valutazione dell'esperienza professionalizzante (che, per il peso che questa assume nel percorso formativo, prevedono più passaggi, spesso senza soluzione di continuità, tra le diverse realtà organizzative e di competenze in cui la professione si concretizza, e dunque l'intervento in qualità di tutor di numerose figure) rendono spesso difficile sintetizzare in un questionario le opinioni rispetto ad esperienze così variegate.
Ciononostante il Corso di Laurea, attraverso le figure deputate all'organizzazione e valutazione del tirocinio, mantiene forti contatti con gli studenti e con gli enti presso cui gli studenti effettuano tali attività, dai quali ricava preziose informazioni sulla soddisfazione reciproca delle parti. Il Corso di Laurea, nel riconoscere l'importanza di rendere più formali queste valutazioni, si impegna a riflettere sui modi in cui potrà dotarsi di strumenti efficaci per documentare il monitoraggio delle attività e delle sedi di tirocinio.
In pdf: questionario azienda/ente ospitante.
Riesame annuale
Il GAV programma due incontri all'anno per valutare i dati relativi all'andamento del corso di studio, discutere gli esiti delle analisi, monitorare il grado di attuazione delle iniziative intraprese ed eventualmente proporre azioni correttive al programma. L'ultimo incontro dell'anno solare di riferimento è solitamente finalizzato alla stesura del rapporto di riesame.
Nel tempo che intercorre tra gli incontri programmati i membri del GAV raccolgono ed analizzano, in autonomia o in sottogruppi, i dati di interesse. Nel corrente anno, i membri saranno impegnati nello studio dei fenomeni indicati nel rapporto di riesame pubblicato in questo quadro.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il corso di studio deriva dalla trasformazione del corso omonimo. La sua denominazione è chiara e comprensibile per gli studenti. I criteri seguiti nella trasformazione del corso per adeguarlo alla nuova disciplina risultano sintetici.
Gli obiettivi formativi specifici, quali indicati dalla proposta di ordinamento, non si limitano a riprodurre quelli della declaratoria della classe e risultano dettagliati. I risultati attesi di apprendimento risultano dettagliati.
Il corso di studio presenta i requisiti richiesti dalla normativa in ordine ai docenti non impegnati in altre tipologie di corso, alla percentuale dei corsi coperti da docenti di ruolo in termini di coordinatori, alla prova finale, al numero minimo di CFU per le attività formative (base, caratterizzanti, a scelta dello studente, altre attività, laboratori professionali, tirocinio formativo).
Ricorrono, inoltre, i requisiti richiesti dalla normativa in ordine alle informazioni concernenti gli sbocchi professionali, alla modalità di verifica della preparazione personale richiesta ai fini dell'accesso.
Le strutture a disposizione del corso di studio sono indicate nelle strutture della ASL di Empoli. Non vengono indicati i requisiti curriculari per l'accesso di cui è necessario il possesso.
La consultazione con le organizzazioni rappresentative è stata effettuata con riguardo a tutti i corsi di studio di medicina e manca un parere riferito alla specifico corso di laurea in esame.
Il Nucleo esprime parere favorevole sulla proposta.